Bonelli: "Governo azzera controlli ambientali e di sicurezza sul lavoro"

Una norma del decreto Semplificazioni approvato dal governo Monti depotenzia i controlli ambientali e sulla sicurezza del lavoro, consentendo di fatto ai grandi inquinatori di 'farla franca'. La denuncia viene da Angelo Bonelli, Presidente nazionale dei Verdi, che parla di una norma "scandalosa".

Bonelli:
"Il Governo ha pericolosamente azzerato l'efficacia dei controlli ambientali e quelli sulla sicurezza sul lavoro". Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Nelle pieghe del decreto Semplificazioni (DL n.5 9/02/2012) esiste una norma scandalosa che depotenzia i controlli ambientali e sulla sicurezza sul lavoro e che di fatto svuota di efficacia e di autorità gli enti preposti ai controlli come le Arpa". "L'articolo 14 del DL 5/2012, infatti, prevede 'controlli amichevoli' e la riduzione di controlli in materia ambientale e sulla sicurezza sul lavoro (dalle verifiche 'amichevoli' sono esclusi solo i controlli in materia fiscale e finanziaria) - spiega il leader ecologista -. Come sostiene il capo della Procura di Civitavecchia Gianfranco Amendola (il primo a sollevare la questione in un articolo su Lexambiente): con il governo dei professori invece del potenziamento è arrivata la semplificazione dei controlli”. “Questa norma è una follia perché l'efficacia del controllo sta proprio nella verifica senza preavviso. Con i controlli ambientali 'amichevoli' i grandi inquinatori potranno farla franca. La semplificazione delle verifiche consentirà a industrie altamente inquinanti, come ad esempio l'Ilva di Taranto (dove viene emessa il 95% della diossina italiana), di ridurre il numero dei controlli ambientali da parte dell'Arpa che, oltretutto, dovrà realizzarli con preavviso e concordandoli 'amichevolmente' - prosegue Bonelli -. Ciò produrrà una chiara alterazione dei dati perché i controllori dovranno chiedere il permesso ai controllati prima di effettuare le verifiche”. “In questo chi ha il compito di verificare le emissioni o i livelli di inquinamento in aree fortemente contaminate per la presenza di attività industriali altamente inquinanti come Taranto, Priolo, Gela, Milazzo, Brescia, Porto Torres, Piombino, Terni prima di procedere dovrà chiedere il permesso alle industrie, vanificando l'efficacia dei controlli stessi - conclude Bonelli -. Come mai il ministro dell'Ambiente Clini era così distratto da permettere che questa norma vergogna - che permette di azzerare l'efficacia sulle verifiche ambientali - venisse approvata in un decreto?”.

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