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Le botticelle romane, considerate ancora da pochi il 'simbolo' della città, sono invece sinonimo di violazioni, irregolarità, omessi controlli e sofferenza per i cavalli che le trainano. A denunciarlo è stata la Lega Antivivisezione (LAV) nella conferenza stampa che si è tenuta il 16 gennaio scorso.
La Lega Antivivisezione (LAV), nella conferenza stampa tenutasi il 16 gennaio scorso, con i documenti alla mano forniti dalla ASL Roma A, denuncia che dal 2009 ad oggi i cavalli delle botticelle di Roma hanno espletato il servizio senza il Certificato di idoneità sanitaria e di buone condizioni fisiche richiesto dal Regolamento Comunale sulla Tutela degli Animali, art. 45 (“Abilitazione del cavallo”), e dal Regolamento Comunale “Taxi-Botticelle”, pena la revoca della licenza.
Negli anni 2009, 2010 e 2011, fino a ottobre/novembre, non sono stati effettuati i prelievi obbligatori previsti dalla normativa italiana sull'Anemia Infettiva Equina, in violazione dell’Ordinanza 8 agosto 2010–Piano di sorveglianza nazionale per l’anemia infettiva degli equidi e del Regolamento di Polizia Veterinaria. La sanzione per i mancati controlli ammonta da € 1.549,37 a € 9.296,22.
I relatori Gianluca Felicetti (Presidente LAV), Nadia Zurlo (Responsabile Nazionale LAV settore equidi) e Anna Cavalli (Consigliere LAV) hanno inoltre mostrato il documento che comprova la macellazione di un cavallo, Pallino, ad opera di uno dei conduttori ancora in servizio con tanto di licenza comunale sebbene l’art. 43 del Regolamento per la Tutela degli animali reciti: “Il cavallo non più idoneo al servizio per decisione del vetturino, del proprietario o per mancata idoneità all’abilitazione così come il cavallo utilizzato per compagnia o attività sportiva, non potrà essere macellato o ceduto a qualunque titolo per la macellazione”.
“Le botticelle costano ai cavalli usati, ma costano anche a tutti i cittadini con 1,3 milioni di euro per le nuove stalle peraltro temporanee a Villa Borghese che comunque non sono agibili per i quadrupedi e per l'inutile prototipo di botticella elettrica presentato due anni fa e poi abbandonato”, afferma Gianluca Felicetti. Inoltre afferma che “il Comune non ha nemmeno l'esatta situazione dei cavalli; il Sindaco Alemanno prenda atto di questo fallimento e decreti la chiusura di questo anacronistico servizio giocato sulla pelle degli animali, come chiede la stragrande maggioranza dei cittadini romani”.
“Quanti cavalli avranno pagato con la vita la mancanza di controllo, come per Pallino, del quale la Asl ha notato l'assenza solo tre anni dopo la sua macellazione?”, dichiara Nadia Zurlo. Al 21 dicembre scorso solo 45 su 80 cavalli sono stati censiti, “qual è la credibilità di un servizio che non ha censito tutti i cavalli utilizzati dalle botticelle?” e ancora “ben 11 di questi sono diventati non Destinati alla Produzione di Alimenti per l'uomo (DPA), non macellabili sui Documenti sanitari, solo dopo la nostra denuncia del 05 Ottobre 2011, tra i quali anche Romolo, definito invece in regola dall'Assessore Visconti”, continua la Zurlo.
Queste sono le gravi violazioni e irregolarità riscontrate dalla LAV e denunciate nella sua conferenza ma quotidianamente i cavalli vengono maltrattati dai conduttori, i quali raramente rispettano il Regolamento Comunale per la Tutela degli animali, anche sotto gli occhi delle autorità competenti.
L'art. 46 recita: “I cavalli che svolgono attività di trazione di vetture pubbliche non possono lavorare per più di sei ore al giorno ed hanno diritto a delle pause adeguate di riposo tra un tragitto e l'altro, in estate da svolgersi all'ombra; i conduttori devono provvedere ad abbeverarli regolarmente”. E ancora “è fatto divieto di trasportare un numero di persone superiore a quello dei posti per i quali la carrozza è omologata, non a cassetta, e la sola andatura consentita è il passo”. Infine “dal 1° giugno al 15 settembre è vietato far lavorare i cavalli dalle 13.00 alle 16.00”.
I passeggeri, la maggior parte delle volte, sono superiori al numero stabilito dal regolamento, spesso l'andatura è il trotto e non il passo, le ore di lavoro superano di gran lunga le ore consentite dal regolamento, l'afa e la calura estiva non fermano di certo il conduttore, che pur di non rinunciare ad un lauto guadagno mette a rischio l'incolumità del proprio cavallo.
Per chi volesse approfondire l'argomento si rimanda al sito anti-botticelle, con fotografie, video, interviste e testimonianze che attestano le crudeltà e gli abusi commessi nei confronti di questi animali.
Commenti
Come al solito per le Asl non fanno completamente il proprio dovere.
Annarita, 18-01-2012 02:18
Mi limito a esprime il mio disprezzo.
Roby, 23-03-2012 09:23
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