Bracconaggio: LIPU denuncia l'abbattimento di aquile, falchi e gufi

Decine di rapaci e aironi giunti morti o feriti a fucilate presso i centri recupero LIPU. L'associazione racconta gli episodi verificatisi negli ultimui giorni e denuncia il ferimento e l'uccisione di specie rare o rarissime. "Si tratta di episodi molto gravi commessi nei confronti di specie particolarmente protette - ha dichiarato Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia –. Non ci sono alibi per coloro che hanno abbattuto specie così importanti".

Bracconaggio: LIPU denuncia l'abbattimento di aquile, falchi e gufi
Non solo si spara a specie superprotette dalla legge, ma anche a quelle rare o rarissime. L’Sos bracconaggio è della LIPU-BirdLife Italia: un’aquila minore e una cicogna nera sono state abbattute negli ultimi due giorni con fucili da caccia, e decine di rapaci e aironi sono stati ricoverati nei centri recupero della LIPU in seguito a ferite da arma da fuoco. Il ferimento dell’aquila minore, specie rara che in questi giorni sta sorvolando in migrazione la Liguria, è avvenuto a Levanto, mentre l’uccisione di un rarissimo esemplare di cicogna nera è avvenuto ai margini della Riserva naturale Pian di Spagna, tra le province di Como e di Lecco. L’aquila minore è attualmente in cura presso una struttura privata, e si spera di poterla recuperare. La cicogna nera, recuperata dalla Polizia provinciale di Como, è invece purtroppo deceduta. Un altro grave episodio accaduto nel week end è stata l’uccisione in Toscana di un gufo di palude, portato da Massa al Centro LIPU “Cruma” di Livorno che ha certificato, con una radiografia, la presenza nell’animale di otto pallini (di cui uno in testa). L’animale è deceduto in seguito alle gravi fratture all’omero e al femore. È di pochi giorni fa invece la notizia dell’impallinamento di un falco pellegrino, attualmente in cura nel Centro recupero LIPU a Roma. “Si tratta di episodi molto gravi commessi nei confronti di specie particolarmente protette - dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia -. Non ci sono alibi per coloro che hanno abbattuto specie così importanti: la dimensione per esempio di una cicogna in volo non può essere confusa con un’allodola o un tordo”. “I presidenti delle province – aggiunge Mamone Capria – anziché impiegare gli agenti della polizia provinciale negli uffici, li utilizzino per intensificare i controlli da effettuare sul territorio. “Inoltre – aggiunge il presidente LIPU - arrivano da alcuni rappresentanti politici dell’estremismo venatorio ridicoli tentativi di fermare l’azione del Corpo Forestale dello Stato e del suo nucleo speciale antibracconaggio. Saremo vigili – conclude - affinché lo Stato continui a fare con determinazione la propria parte nella lotta a questi fenomeni”. Numerosi sono stati gli esemplari appartenenti a specie protette arrivati nei centri recupero fauna selvatica della LIPU nelle ultime due settimane. Quattordici i rapaci ricoverati, quattro dei quali deceduti in seguito alle ferite riportate, nelle strutture LIPU a Roma, Livorno, Palermo e Trento: sei esemplari di poiana (di cui 1 deceduta e 1 irrecuperabile), tre di gheppio (uno deceduto), due di falco pecchiaiolo (attualmente in cura), un lodolaio (deceduto), uno sparviere e un falco pellegrino. Colpiti anche quattro esemplari di airone cenerino, di cui tre deceduti e uno curato e liberato al centro recupero LIPU di Casacalenda (CB), struttura che ha inoltre curato sette cardellini utilizzati come richiami vivi dai bracconieri (uno è deceduto) e provenienti da un sequestro del Corpo forestale dello Stato a Sepino (CB).

Commenti

Io spero sempre che si sparino tra loro.
giuseppe, 18-02-2012 08:18

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