Sabato 19 maggio una bomba fatta esplodere davanti ad una scuola di Brindisi ha ucciso una ragazza di 16 anni e ferito gravemente altri studenti. Ad una settimana da questo terribile episodio, domani, 26 maggio, gli studenti brindisini scenderanno in piazza, insieme ai loro compagni di tutta Italia, per una manifestazione nazionale al grido di Io non ho paura - Pretendiamo verità. Difendiamo la scuola. Lottiamo per il futuro.
"È ora di trasformare le paure in speranza: lavoro, sostegno alle famiglie, democrazia". Queste le parole di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, dal palco di Piazza Vittoria a Brindisi, nel giorno del tragico attentato all'IPSSS "Francesca Laura Morvillo Falcone".
L'appello è stato accolto dagli studenti brindisini, che sabato 26 maggio scenderanno in piazza, assieme ai loro compagni di tutta Italia, per una manifestazione nazionale al grido di "Io non ho paura - Pretendiamo verità. Difendiamo la scuola. Lottiamo per il futuro. Alla manifestazione aderiscono Libera, Cgil, Arci, Carovana Antimafie e Rete della Conoscenza".
Di seguito il testo integrale dell'appello:
"Non si può morire entrando a scuola. Queste parole continuano a rimbalzare nella testa di ciascuno di noi nelle ultime ore.
Finora nessuno si era mai permesso di toccare la scuola in questo modo, con un atto che oltre ad essere assassino e criminale è vigliacco e vergognoso.
Colpire la scuola vuol dire colpire il futuro di un paese, la speranza di costruirne uno migliore.
Colpire la scuola vuol dire colpire la democrazia, soprattutto in un territorio come il nostro, in cui da anni lottiamo contro le Mafie e ci scontriamo contro l'assenza di lavoro, in un territorio in piena crisi ambientale. Le scuole, soprattutto nella nostra terra, rappresentano uno dei pochi luoghi collettivi e di partecipazione.
Hanno spezzato i sogni di Melissa ma non spezzeranno mai i nostri. I sogni di Melissa diventeranno anche nostri.
In questi giorni in tutta Italia si è parlato di Brindisi e delle nostre scuole, degli studenti brindisini e della paura di tornare a scuola, dopo il 19 maggio. La paura non può essere una risposta alla morte di Melissa, la paura non può essere uno strumento di controllo di un territorio e di un paese stesso.
Non si può parlare di Brindisi solo quando scoppiano le bombe. Dobbiamo scendere in piazza non solo per semplice solidarietà, ma perché tutta l'Italia non deve dimenticare quello che è successo, che vive dentro un contesto sociale caratterizzato da una cultura violenta e individualista, dall'assenza di politiche di tutela del territorio, dai tagli alla scuola, dalla precarietà dilagante che attanaglia le vite e il futuro della nostra generazione.
La partecipazione, la democrazia e la richiesta di giustizia sono la risposta ad un atto così grave che ha sconvolto il nostro territorio e tutta l'Italia.
Per questi motivi a una settimana dall'attentato chiediamo a tutti gli studenti di scendere in piazza a Brindisi, per stare accanto ai giovani brindisini e per affermare con determinazione che c'è bisogno oggi più di ieri di creare un fronte sociale forte che combatta la violenza scellerata, di qualunque sia, con la speranza, la solidarietà e la giustizia e ci aiuti a ricostruire una cultura radicata di legalità e democrazia.
Pretendiamo Verità, Difendiamo la Scuola, Lottiamo per il Futuro.
Ritrovo ore 14:00 presso via Togliatti, altezza Tribunale.
Le studentesse e gli studenti dell'Istituto Morvillo di Brindisi (le rappresentanti Francesca D'Agnano e Vanessa Lapenna); Martina Carpani (Consulta provinciale di Brindisi); Francesca Rossi (Coordinatrice UDS Brindisi)
Raccolgono l'appello e ne sono promotrici a livello nazionale le associazioni Libera - Rete della Conoscenza - CGIL - Arci - Carovana Antimafie
Per aderire: 26maggiobrindisi@gmail.com".