Buon viaggio e buone vacanze con le fregature di Trenitalia

L'Antitrust ha multato Trenitalia per 5 milioni di euro perché sotto la voce "tutti i treni" (sul portale e nelle macchinette dei biglietti) inseriva solo i treni che convenivano alla società. Sorpresi? Beh, noi non troppo.

Buon viaggio e buone vacanze con le fregature di Trenitalia

Chi prende spesso il treno probabilmente aveva notato questa simpatica anomalia dei Pulcinella di Trenitalia che molto furbescamente, sul sito web della società e sulle macchinette di distribuzione automatica dei biglietti, non ti indicavano realmente tutti i treni disponibili delle tratte che si consultavano. C'era una prima schermata della home del sito dove, fino a qualche tempo fa, compariva la scritta ingannevole “tutti i treni”, poi a fianco a questa voce c’era quella delle Frecce, cioè l’alta velocità, e poi i treni regionali. Ma nella voce “tutti i treni” i furbacchioni segnalavano solo quelli che a loro convenivano di più, cioè che facevano guadagnare di più Trenitalia, trascurando gli altri treni che per tratte simili, invece, facevano risparmiare.  Questo raggiro però è stato scoperto e Trenitalia ha ricevuto una multa di 5 milioni di euro dall’antitrust. Attualmente Trenitalia ha sostituito la voce “tutti i treni” e messo la voce “principali soluzioni”, poi seguono  le voci Frecce e Regionali, ma anche in questo caso è un inganno perché  i treni dovrebbero esseri messi tutti e su di una sola voce, non solo i principali o quelli che costano di più. E per confondere ancora di più le idee, al povero straniero malcapitato che incautamente consulta il sito “beffa” (per non dire altro) di Trenitalia, nella versione in tedesco, inglese e francese (presumo pure in cinese ma non conosco la lingua) ha lasciato la voce ingannevole “tutti i treni”.  Lo straniero leggendo la voce “tutti i treni”, ignaro clicca su quella voce e si ritrova solo quelli che fanno comodo a Trenitalia cioè i più costosi. Un modo di agire degno di Totò che vende la Fontana di Trevi. Un biglietto da visita eccezionale, prendi il treno in Italia e il benvenuto è che ti spilliamo più soldi con un trucchetto. E semmai ci si volesse levare la nomea degli italiani che fregano il prossimo, Trenitalia lo conferma pienamente e sgombra subito il campo dai dubbi: welcome!  La cosa è scandalosa oltre che pietosa culturalmente, ci dobbiamo sempre fare riconoscere anche a questi livelli.

Questo inganno ha fatto guadagnare a Trenitalia moltissimi soldi visto che dal 2012 campeggiava la famigerata scritta ingannevole “tutti i treni”. Altro che 5 milioni hanno lucrato sulle spalle dei viaggiatori. Probabilmente i vertici di Trenitalia avranno pensato che sì stavano ingannando la gente ma che ci avrebbero guadagnato un sacco di soldi e anche in caso di multa ci avrebbero guadagnato lo stesso.

Ma perché non si utilizza l’intelligenza per dare servizi migliori ed efficienti che porterebbero lo stesso guadagni, invece di cercare sempre di fregare gli altri? E farlo in maniera così spudorata e palese che come conseguenza si ottiene solo ulteriore diffidenza e cattiva fama.

Ma parlare male di Trenitalia è come sparare sulla Croce Rossa visto l’indecente carrozzone distributore di favori e soldi ad amici, parenti, dirigenti e manager vari, a cui della mobilità delle persone interessa zero. Un ente che ha annoverato come amministratore delegato Mauro Moretti, riverito dalla politica che dopo la strage di Viareggio dove morirono tragicamente 32 persone, per cui è stato recentemente condannato a sette anni, si permetteva di dire senza la minima vergogna o ritegno, che le nostre ferrovie erano sicurissime, facendo la conta degli incidenti e dicendo che erano più sicure di quelle tedesche ma furbescamente senza citare il fatto che quelle tedesche hanno il doppio di chilometri di linee delle nostre.

A proposito, il sito delle ferrovie tedesche ha ben otto lingue oltre il tedesco, quello italiano fino a poco fa aveva solo l’inglese come lingua straniera e adesso di lingue ne ha la metà rispetto al sito tedesco e al sito italiano ci manca una lingua che parla mezzo mondo come lo spagnolo. E anche qui i Pulcinella ferroviari avranno pensato che tanto l’italiano e lo spagnolo sono simili, quindi perché mettercelo? Olè. Un paese non certo turistico come la Germania offre il doppio di lingue di noi che viviamo anche di turismo. E ovviamente il sito tedesco delle ferrovie ti dà subito tutte le soluzioni possibili e immaginabili in maniera impeccabile, non certo prima quelle che convengono a lei e poi ti devi andare a cercare faticosamente le combinazioni più convenienti per te. La differenza di questo atteggiamento è semplice, per le ferrovie tedesche sei un cliente, per Trenitalia sei solo un pollo da spennare visto che per molti anni Trenitalia non si è adeguata al Regolamento europeo sui diritti e doveri dei passeggeri del trasporto ferroviario. Quindi oltre il danno di subire uno dei servizi più inefficienti e scarsi del nostro paese, si aggiunge la beffa di venire ingannati.

Ma per Trenitalia parlare di servizio inefficiente è un simpatico eufemismo. Treni per la maggior parte in ritardo, sporchi da far paura, soprattutto per chi non frequenta i treni dell’alta velocità nelle tratte dei Signori fra Roma e Milano. Condizioni dei bagni che quando si ha la fortuna che non siano fuori uso, Il compianto Fantozzi descriverebbe da fogna di Calcutta. Tranne rare ed encomiabili eccezioni, personale gentile e disponibile come un cazzotto fra i denti, sia il personale sui treni che quello nelle biglietterie dove sembra che ti stiano facendo un sommo favore a venderti un biglietto.

Come se ciò non bastasse, treni che, soprattutto quelli pendolari nelle ore di punta, sono pieni come carri bestiame, zone dell’Italia del sud dove si fa prima ad andare a dorso di mulo che con il treno, treni notturni soppressi, linee locali follemente chiuse quando invece si dovrebbe puntare proprio su questo trasporto per diminuire l’inquinamento e il caos del trasporto automobilistico. Stazioni con personale chiuse e macchinette automatiche fuori uso o che non accettano contanti, tratte frequentatissime ancora a binario unico con le conseguenti  tragedie che sappiamo, tempi di percorrenza mediamente superiori a quelli di 50 anni fa, continue soppressioni di treni intercity che non fermano più in varie stazioni cosiddette minori. Treni soppressi improvvisamente, annunci di cambi binari o di ritardi che non vengono dati o dati solo in italiano e gli stranieri si arrangino. E visto che il servizio è così efficiente e perfetto, aumento indiscriminato dei biglietti e abbonamenti.

Per i vertici di Trenitalia esiste solo l’alta velocità, tutto il resto se fosse per loro lo chiuderebbero volentieri e vista la loro politica, sembra che facciano di tutto per disincentivare ad andare in treno che non siano proiettili che viaggiano a 250 all’ora. E che senso ha viaggiare a 250 all’ora se poi nel resto dell’Italia i tempi di percorrenza sono biblici e ci sono regioni dove il treno è un miraggio? Addirittura Trenitalia ha acquistato una flotta di autobus per disincentivare l’uso del treno nelle tratte minori.

Prendere il treno con loro è sempre un avventura, visto che in estate sono così efficienti che con temperature pazzesche i treni si fermano in mezzo ai campi senza aria condizionata o peggio ancora, si bloccano in galleria, al buio, lasciano le persone in balia di se stesse, senza supporto, senza acqua, spesso senza informazioni. Altro che clienti, nemmeno i pacchi postali vengono trattati peggio.

Normalmente l’aria condizionata se c’è, è da cella frigorifero oppure non funziona e i treni sono delle saune. Porte fuori uso, scalini molto alti per salire e scendere che obbligano soprattutto gli  anziani a fare sforzi notevoli. Pochissimi spazi per le biciclette e in alcuni treni ad alta velocità hanno previsto gli spazi dei bagagli così piccoli sopra la testa dei passeggeri che costringono ad ammassare i bagagli lungo i corridoi con conseguente estrema pericolosità. E vedi le facce smarrite degli stranieri che si interrogano dove sia la proverbiale genialità italiana (ormai solo un lontano mito) nel progettare un treno in quel modo. Gli stessi stranieri che alla stazione di Roma Termini spaesati cercano di capire dove siano i numeri per le file interminabili e dantesche alle biglietterie e quale sia il numero giusto per quale fila.

Provate ad andare in una qualsiasi biglietteria di stazione tedesca dove aspetti pochissimo per essere servito. Non essendo abituato, l’italiano subisce uno shock a tanta efficienza, gli addetti ti spiegano con precisione, sono gentilissimi ma soprattutto ti dicono sempre la soluzione più economica, ti sottolineano orari, luoghi di arrivi e partenze, il tutto a prova di stupido. Sembra che il viaggio debbano farlo loro per come sono scrupolosi. Oltre che avere normalmente treni salotto, super puliti e comodi, hanno poi mille agevolazioni e tariffe incentivanti, sconti per due o più persone, ogni possibile soluzione per incentivare l’uso del treno a costi accessibili grazie anche a tutte queste promozioni.  Nei pochi incentivi proposti qui da noi, fatti quando ormai in Germania li hanno da tempo, devi sempre controllare dove sia la fregatura e quasi mai sono così convenienti come dice la pubblicità.

Se nei treni tedeschi capitano dei rarissimi ritardi, i controllori si scusano mille volte, si autoflagellano, ti avvertono infinitamente dell’entità del ritardo del perché e del per come. Una volta su di un treno che aveva un ritardo di venti minuti, oltre alle svariate scuse, mi vidi consegnare un buono per una consumazione al bar. Probabilmente in Germania agiscono così perché se tu hai deciso di dare i soldi a loro, come minimo ti trattano bene, cioè come cliente e sperano che in futuro si serva ancora da loro. Un cliente che ha deciso di preferire il treno ad ogni altro mezzo di trasporto, quindi te ne sono grati.

E non mi si tiri fuori il discorso che in Germania hanno più soldi da investire e stupidaggini simili perché i soldi ci sono anche qui, semplicemente da quelle parti azionano il cervello e sanno perfettamente che se il mio stipendio dipende dal cliente che viene a comprarmi un biglietto, come minimo sarò gentile e disponibile e offrirò un servizio all’altezza. Da noi il povero viaggiatore impreca e intanto i dirigenti di Trenitalia ingrassano con stipendi stratosferici, dando un servizio pessimo e hai la sensazione che ti vogliono comunque sempre fregare per rinverdire la peggiore tradizione italica.

Dei miei innumerevoli viaggi in treno, scelto come mezzo di trasporto per motivi ambientali, potrei scrivere un libro circa la lista lunghissima di assurdità, disservizi, scortesia, ritardi, sporcizia di Trenitalia, mi limiterò ad un solo emblematico episodio.

Una volta mi capitò di discutere con un controllore perché un treno regionale (cioè quei treni che per i vertici di Trenitalia, non contano) sovraffollato all’inverosimile, aveva delle carrozze inspiegabilmente chiuse e non accessibili. Alla mia richiesta di spiegazioni e del perché le vetture erano chiuse con gente che era ammassata nelle poche aperte, il genio in questione ebbe il coraggio di dirmi che avrei dovuto prendere la macchina piuttosto che il treno. Rimasi senza parole, basito di fronte a tale assurdità di una persona che lavora nelle ferrovie e ti dice di prendere l’automobile. Qui non si tratta quindi di maggiore efficienza tedesca, di soldi disponibili o balle varie, questa è pura, chiara, cristallina idiozia.

Immagino il colloquio di assunzione del controllore in questione.

Quale mezzo secondo lei è il migliore da utilizzare come spostamento? L’auto!

Normalmente lei utilizza il treno? Mai!

Bene! Assunto!

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