I padroni del vapore e tutti i media a loro asserviti, con la scusa di darci progresso, ricchezza e modernità o quello che assai impropriamente chiamano benessere, hanno fatto sì che adesso ci ritroviamo con la pistola dei cambiamenti climatici puntata alla tempia. A nulla sono servite conferenze internazionali, vuoti e retorici discorsi, buone intenzioni solo sulla carta, perché la situazione peggiora sempre di più.
I politici non agiscono perchè sono in gran parte i maggiordomi di chi per lucro criminale ci porta alla catastrofe, cioè le multinazionali, le industrie senza scrupoli e la finanza di certo non etica, che non hanno alcuna intenzione di mollare la presa e con la complicità dei consumatori vanno avanti a rullo compressore continuando a incassare giganteschi profitti. L’unica cosa che gli interessa è venderci qualcosa attraverso una pubblicità martellante ovunque. Una presa di posizione contro questa situazione non poteva che venire da chi ancora non è entrato nell’età adulta cioè delle cosiddette responsabilità che poi realmente sono irresponsabilità. L’età adulta, dove ci si mette in coda per farsi timbrare la fronte con un bel codice a barre e poi avanti a pedalare per fare guadagnare i criminali di cui sopra. I quali ripagano con briciole e scintillante consumismo per mantenere tutti ben allineati.
La Meglio Gioventù sta capendo che gli adulti non gli daranno nessun futuro, nessuna sicurezza, nessuna prospettiva e le loro patetiche scuse per non agire sono finite, perché senza aria, acqua, cibo e vita sana e con la natura in coma, le presunte sicurezze materiali non servono a niente. Salutiamo quindi con estrema vicinanza e partecipazione le manifestazioni di studenti che si tengono oggi, venerdì 15 marzo, in tutto il mondo, compresa l’Italia, per richiedere a gran voce una radicale inversione di rotta.
Proteste che sono partite dall’esempio della “extraterrestre” svedese Greta Thunberg, la quale ha dimostrato che anche da soli e piccoli ma convinti e determinati, si può fare una enorme differenze. Tutto ciò alla faccia di chi aspetta le masse, il verbo degli intellettuali, il partito o il messia per agire e quindi proprio per questo non fa nulla.
E’ sacrosanto manifestare ma è scontato che gli adulti continueranno a disinteressarsi del futuro dei giovani e penseranno al business, alla crescita, a competere ferocemente, a come fregarsi l’uno con l’altro, cioè a fare tutto quello che sta determinando la catastrofe. La Meglio Gioventù, per non cadere nella trappola, può iniziare a pensare su come costruire un futuro in cui ci sia la possibilità effettiva di sopravvivenza e dove gli adulti siano da ascoltare solo se mostrano, vivono e praticano reali progettualità per la salvaguardia di persone e ambiente.
In qualità di giovani si può mettere in discussione quale tipo di lavoro o studio fare in futuro, non scegliendolo in base a quello che vogliono i genitori, in base a prospettive vere o presunte di lauti stipendi, carriere, prestigio ma soprattutto se contribuirà ad aggravare o migliorare la situazione ambientale e climatica. Occorre chiedersi sempre che conseguenze possono avere le proprie azioni nei confronti della natura e dei simili in tutto il pianeta. Occorre pensare a come verrà prodotto il proprio cibo, l’energia, come saranno le abitazioni, la mobilità, come sarà lo stare assieme, se comunitario e collaborativo oppure in trincea e con i fucili spianati contro chiunque come vorrebbe chi delira “Prima gli italiani” o “Padroni a casa nostra”.
Identificate i veri responsabili del disastro e non dategli nessun supporto, nessuna possibilità di vendervi schifezze o di comprarvi lavorando per loro. Gli adulti che si sono svenduti si dimostrano fragili, sempre più frustrati, disperati nell’aver creduto che soldi, titoli e gadget potessero soddisfarli. Si sono allontanati dalla natura, dai valori della vita, dall’essenza delle cose e ora brancolano nel buio cercando palliativi peggiori dei mali e illudendosi che continuare a fare tutto come se nulla fosse, possa preservarli da conseguenze negative.
Chi scende in piazza ha la possibilità di confrontarsi, capire quali sono le varie opportunità e sceglierle, facendolo collettivamente, dandosi supporto reciproco che rende tutto più semplice e fattibile, anche le progettualità che sembrano più difficili, perché non in linea con i parametri dei codici a barre.
Ragazzi e ragazze: manifestate giustamente ora, ma domani agite, domani scegliete, domani cambiate rotta e costruite. Gli adulti non agiranno, non lo hanno fatto, non lo vogliono fare e non lo faranno. Ma se voi lo fate, vedrete che molti adulti vi seguiranno in una inversione di ruoli e responsabilità, perché se gli adulti si dimostrano irresponsabili è giusto che i ragazzi e le ragazze li prendano per mano e gli indichino la via che hanno smarrito. Non ci sono scuse che tengano, non è più tempo per gli adulti di giocare e infischiarsene, il pianeta sta bruciando e noi tutti ci rimetteremo le penne.
Forza Meglio Gioventù!
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