“Cambiare si può”, l'appello nazionale per una nuova politica
di
Alessandra Profilio
30-11-2012
“Cambiare si può! Noi ci siamo”. Ha raccolto in pochi giorni migliaia di firme la campagna lanciata con l’obiettivo di presentare alle elezioni politiche del 2013 un polo alternativo agli attuali schieramenti. Sabato 1 dicembre a Roma ci sarà la prima assemblea al Teatro Vittoria, online la diretta streaming.
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“Un’iniziativa politica nuova e non la raccolta dei cocci di esperienze fallite, dei vecchi ceti politici, delle sigle di partito, della protesta populista. Un’iniziativa che porti alla costituzione di un polo alternativo agli attuali schieramenti, con uno sbocco immediato anche a livello elettorale.
Un’iniziativa che parta dalle centinaia di migliaia di persone che nell’ultimo decennio si sono mobilitate in mille occasioni, dalla pace ai referendum, e che aggreghi movimenti, associazioni, singoli, amministratori di piccole e grandi città, lavoratrici e lavoratori, precari, disoccupati, studenti, insegnanti, intellettuali, pensionati, migranti in un progetto di rinnovamento delle modalità della rappresentanza che veda, tra l’altro, una effettiva parità dei sessi”.
È quanto si legge sul sito della campagna “Cambiare si può! Noi ci siamo”, lanciata con l’obiettivo di presentare alle elezioni politiche del 2013 “una lista di cittadinanza politica, radicalmente democratica, alternativa al governo Monti, alle politiche liberiste che lo caratterizzano e alle forze che lo sostengono”.
L'appello nazionale, che in pochi giorni ha già raccolto migliaia di firme, è stato promosso da personalità di spicco della società civile, della cultura, dell'economia, dello spettacolo che intendono proporre un'alternativa alla politica liberista che, in tutta Europa, sta distruggendo il tessuto sociale senza dare soluzione alla profonda crisi in atto.
Si tratta di un'iniziativa volta a far emergere, sul territorio, i presupposti per la costruzione di una lista elettorale alternativa alle politiche del Governo Monti, ma anche alle proposte del Pd-Sel e del Movimento 5 stelle.
“Cambiare si può” vuole portare all'affermazione di una politica nuova portata avanti da una rappresentanza preparata e al servizio della comunità.
Lo schieramento politico alternativo intende impegnarsi per il rispetto dell'ambiente, la valorizzazione dei beni comuni, l'accoglienza, la riconversione di ampi settori dell'economia ed il rilancio occupazionale. “Non è un’illusione, ma il compito di una politica lungimirante”, si legge nell' appello.
Si tratta di un'iniziativa volta a far emergere, sul territorio, i presupposti per la costruzione di una lista elettorale alternativa alle politiche del Governo Monti, ma anche alle proposte del Pd-Sel e del Movimento 5 stelle, che da un lato non offrono una via d'uscita equa e convincente dalla crisi in atto e dall'altro lasciano a desiderare sul piano della democrazia interna.
“Per una vera alternativa politica, che sappia e voglia mettere in discussione questo modello di sviluppo e di società, restituendo la sovranità ai cittadini, riaffermando l’autonomia e la supremazia della politica rispetto ai mercati e alla finanza, tutelando e preservando i beni comuni, io aderisco a Cambiare si può”. È quanto ha dichiarato Domenico Finiguerra, ex sindaco di Cassinetta di Lugagnano, copromotore Forum Salviamo il Paesaggio e Rete Stop al Consumo di Territorio.
In merito alla campagna “Cambiare si può” si è espresso anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Condivido il contenuto e lo spirito dell’appello per le elezioni politiche del 2013 ‘Cambiare si può’ promosso e già sottoscritto da importanti esponenti del mondo della cultura e dell’università, della magistratura e della società civile, dei movimenti e dell’amministrazione locale. Non posso infatti che riconoscere, come scritto nell’appello, l’importanza di centrare ‘l’obiettivo di presentare alle elezioni del 2013 una lista di cittadinanza politica, radicalmente democratica, alternativa al governo Monti, alle politiche liberiste che lo caratterizzano e alle forze che lo sostengono'”.
Tra i promotori dell'iniziativa vi è Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano, comune in provincia di Viterbo vincitore assoluto del “Premio Comuni a 5 Stelle 2010”. Il primo cittadino di Corchiano ci ha spiegato perché ha deciso di aderire a questa iniziativa.
“Negli ultimi anni sta emergendo sempre di più nel nostro Paese il desiderio delle persone di legarsi tra loro per costruire progetti guidati dalla logica del 'pensare globale e agire locale'. Si è già affermata a livello locale una nuova idea di comunità fondata sul principio che lavoro e ambiente devono essere compatibili, così come che diritti ed economia devono andare di pari passo".
"È necessario - continua Bengasi Battisti - dare voce a tutto ciò che già esiste ma non trova spazio nella politica. Ho notato la poca permeabilità dei partiti tradizionali a questo protagonismo locale. Vi è una frattura tra quello che proviene 'dal basso' e quello che arriva 'dall'alto'. Verticalismo e logiche economiche guidano i partiti tradizionali che prediligono il monopolio rispetto a questo protagonismo diffuso.
Serve un nuovo soggetto politico che si faccia interprete di qualcosa che nella politica non trova spazio, pensiamo ad esempio al movimento No Tav. Movimenti, sindaci, persone: vi è una diffusa pratica orizzontale che non trova espressione verticale. È necessario che la volontà popolare 'contamini i palazzi': servono nelle istituzioni persone che si facciano interpreti di questo nuovo modo di essere cittadini partecipanti”.
I sottoscrittori della campagna “Cambiare si può” si incontreranno in un'assemblea pubblica che si terrà sabato prossimo, 1 dicembre 2012, a Roma.
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