In questo sito utilizziamo cookies propri e di terze parti per migliorare la navigazione e poter offrire contenuti e messaggi pubblicitari personalizzati. Continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookies da parte nostra. Nelle impostazioni del tuo browser puoi modificare le opzioni di utilizzo dei cookie. (Informativa)
Il canto e la tecnologia per salvare le balene del Nord Atlantico
di
Dario Lo Scalzo 31-08-2012
La collisione con le grandi navi lungo la costa orientale del Nord America rappresenta la principale causa di morte per l’Eubalaena glacialis, la balena franca nordatlantica, appartenente ad una delle specie più grandi del mondo. Da alcuni mesi esiste però un’applicazione gratuita per iPad e per iPhone per evitare gli scontri e salvare le balene.
La collisione con le grandi navi lungo la costa orientale del Nord America è la principale causa di morte per l’Eubalaena glacialis, la balena franca nordatlantica, appartenente ad una delle specie più grandi del mondo. In un tempo abbastanza recente, non più tardi della fine dello scorso secolo, tali cetacei erano inoltre tra i più cacciati sia per il loro olio che come fonte di cibo.
Ad oggi si stima che ne siano rimasti molto pochi, circa 450 esemplari, a rischio estinzione.
Può capitare che il progresso tecnologico possa venire incontro alla sopravvivenza delle specie. Ed ecco allora che nasce la whale alert. Dalla collaborazione fra governi, università, settore privato e l'International Fund for animal welfare (IFAW) da alcuni mesi esiste un’applicazione gratuita per iPad e per iPhone per evitare gli scontri e di conseguenza per salvare le balene.
L’applicazione salva balene sfrutta una serie di boe acustiche in grado di recepire quasi in tempo reale i canti dei cetacei le cui posizioni vengono così segnalate e trasmesse all’equipaggio attraverso il sistema GPS, collegato sul ponte a un iPhone o a un iPad, per evitare collisioni quasi sempre mortali per le balene ma anche pericolose per le navi ed i suoi passeggeri considerate le dimensioni di questi animali di circa 55 tonnellate.
Di certo una misura di protezione innovatrice ma che ahimè trova un suo limite nella difficile ricezione delle reti telefoniche in alto mare. E chissà che la magia degli affascinanti canti d’amore non riescano ad aggrappare le balene alla vita sormontando i limiti della tecnologia e sopravvivendo alla prepotenza utilitaristica e indifferente del progresso umano.
Ascoltate il canto delle balene
Commenti
Le navi, anche le più piccole sono o possono essere facilmente dotate di apparecchiature ormai dai costi irrisori in grado di ricevere segnali da tutto il mondo attraverso i satelliti, come ad esempio le cartine meteo o segnali di sicurezza come EPIRB o simili, basterebbe obbligare le navi che percorrono quelle rotte a dotarsi di strumenti idonei, con buona pace della Apple e di chi ha concepito un'applicazione che in realtà ha notevoli limitazioni.
ambol4, 31-08-2012 02:31
Credo che sia tardi per ogni cosa, solo considerando i tanti sommergibili affondati "per incidenti" o per scelta, toglie ogni speranza di salvare qualcosa, nei Mari.
Se poi penso che ancora esiste chi mangia fingendo di non sapere, mi viene da gomitare.
Cmq ad ognuno il suo.
giuseppe, 26-09-2012 08:26
Lascia un commento
Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.
Commenti