Si voterà il referendum sul nucleare. La richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). Vi proponiamo le reazioni a caldo.
Si voterà il referendum sul nucleare. La richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).
“Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro”. Il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, oltre 80 associazioni a favore del referendum contro il ritorno all’atomo, plaude alla decisione della Corte, che “ha arginato i trucchi e gli ipocriti ‘arrivederci’ al nucleare e ha ricondotto la questione nell’alveo delle regole istituzionali, contro l’inaccettabile tentato scippo di democrazia”.
Secondo le associazioni “oggi ha vinto lo spirito democratico e referendario, hanno vinto gli italiani, che potranno esprimersi e cacciare definitivamente lo spettro del nucleare dall’Italia. Domenica prossima tutti al voto contro il nucleare e per l’acqua pubblica!”.
GREENPEACE
Il tentativo del governo di mettere un bavaglio alla volontà degli italiani di esprimersi sul nucleare non ha funzionato: la Corte di Cassazione ha giustamente ricondotto la partita referendaria alle regole previste dalla Costituzione. Greenpeace esulta alla decisione della Corte che ha vanificato le manovre dell'Esecutivo, garantendo il diritto degli Italiani di esprimersi sul ritorno al nucleare in Italia.
Continua determinata la protesta dei ragazzi de www.ipazzisietevoi.org, che oramai da 22 giorni sono rinchiusi in un rifugio a prova di radiazioni e vivono come se fosse avvenuto un incidente in una centrale nucleare. Lo scopo della loro protesta, come quello della campagna di Greenpeace, è adesso ancora più rilevante: convincere 27 milioni di italiani che un ritorno al nucleare sarebbe una follia ed è possibile fermarla solo andando a votare al Referendum il 12 e 13 giugno.
Esultano anche gli attivisti asserragliati da otto giorni nel gigantesco bidone nucleare costruito sulla terrazza del Pincio a Roma. Gli attivisti sono pronti a rimanere rinchiusi fino a che non si andrà al voto, convinti che il loro gesto serva da esempio agli Italiani per fermare per sempre il ritorno all'atomo in questo Paese.
"Adesso è il momento di dimostrare che gli Italiani sanno dare valore ai loro diritti e che andranno a votare in massa il 12 e il 13 giugno per raggiungere il quorum. La nostra generazione ha finalmente la possibilità di farsi sentire: una volta tanto il governo non è riuscito a rubarci il diritto di esprimerci" esultano Alice, Alessandra, Silvio, Luca, Pierpaolo e Giorgio de ipazzisietevoi.org.
LEGAMBIENTE
“E’ la vittoria della ragione, della correttezza e della democrazia, la parola passa agli italiani che finalmente potranno dire la loro sul rilancio del nucleare e sul futuro energetico del Paese”. Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza commenta così il via libera della Corte di Cassazione al referendum sul nucleare del 12 e 13 giugno.
“Dopo il dramma di Fukushima e la storica decisione del governo tedesco e di quello svizzero di abbandonare l’energia nucleare entro i prossimi anni, la costruzione di nuove centrali atomiche in Italia sarebbe anacronistica – prosegue Cogliati Dezza -. Gli italiani hanno ora la possibilità di scongiurare il rischio di una manovra energetica assurda e di scegliere di puntare sull’efficienza e sulle rinnovabili, sfruttando appieno il vantaggio accumulato da nostro Paese con il referendum del 1987 che ci ha evitato di impelagarci di una strada pericolosa, antieconomica e priva di senso. Gli italiani vadano a votare per permettere all’Italia di produrre il 100% di elettricità da fonti pulite entro il 2050, come punta a fare la stessa Germania”.
COMITATO ACQUA BENE COMUNE
La Cassazione sventa lo scippo di democrazia. Il quorum referendario batte sempre più forte!
Il Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune apprende con gioia il pronunciamento della Corte di Cassazione sul referendum riguardante il nucleare. La Corte ha sventato lo scippo di democrazia perpetrato dal Governo per sfavorire il quorum e la partecipazione dei cittadini al voto. E ora tutte e tutti alle urne il 12 e il 13 giugno. Il quorum referendario batte sempre più forte.
WWF
“Il SI’ cancellerà le ‘norme truffa’ del Decreto legge Omnibus sul nucleare. Accolte le istanze della Memoria presentata ieri dal WWF”
“La Cassazione ha chiarito una volta per tutte che lo spirito referendario non può essere aggirato con norme strumentali che entrino in conflitto con i principi ispiratori di coloro che hanno proposto i quesiti”. Così Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, commenta la sentenza della Cassazione sul referendum nucleare. “E’ un bene per il Paese che, come richiesto dal WWF nella sua Memoria inviata ieri, la Corte di Cassazione, confermando il referendum sul nucleare, abbia richiamato di fatto Governo e Parlamento al pieno rispetto della sovranità popolare che si esprimerà con il voto referendario tutelato dalla Costituzione. Chiedere al popolo italiano di pronunciarsi il 12 e 13 giugno per cancellare i “commi truffa” del decreto Omnibus permetterà ai cittadini, votando SI alla loro abrogazione, di mettere finalmente una pietra tombale sul rilancio dell’energia nucleare.
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