L'associazione AMICA, che da anni informa sui rischi dei dispositivi digitali e wireless e che sostiene la ricerca scientifica in questo ambito, fornisce una serie di informazioni per rendere consapevoli i cittadini dei possibili pericoli legati a tale tecnologia.
«A che serve il 5G? Rispetto alle generazioni precedenti della telefonia mobile, il 5G ha un segnale polarizzato, biologicamente più impattante: la radiazione delle antenne nella zona si concentra sull’utente che usa il dispositivo 5G per trasmettere dati più velocemente - spiegano da AMICA - L’industria preme per sviluppare il 5G perché usa antenne più piccole che possono essere nascoste ovunque e permetteranno di sviluppare l’Internet delle Cose (IoT). In pratica stiamo accettando un rischio ambientale per navigare più velocemente e consentire alle aziende di raccogliere sempre più dati. Ne vale davvero la pena?».
Di seguito il depliant con cui forniscono alcune sintetiche informazioni.
Per approfondire si può visitare il sito web dell'associazione QUI