Marea Nera, chiuso il pozzo di petrolio nel Golfo del Messico

A 5 mesi dall'esplosione della Deepwater Horizon il pozzo di petrolio nel Golfo del Messico è stato definitamente cementificato. Continua la conta dei danni ambientali ed economici, e la stima dei risarcimenti alle vittime di quello che è stato definito il più grave disastro petrolifero della storia americana.

Marea Nera, chiuso il pozzo di petrolio nel Golfo del Messico
L'incubo del pozzo Macondo è finito, almeno per quanto riguarda la fuoriuscita di greggio. Lo rende noto la compagnia petrolifera britannica Bp che ha annunciato ieri di aver completato la chiusura del pozzo al largo del Golfo del Messico. Per mesi gli ingegneri hanno cercato di arginare la fuoriuscita riuscendoci parzialmente per la prima volta il 15 luglio scorso grazie a un enorme e pesantissimo tappo di metallo che è stato calato sulla bocca del pozzo. Adesso finalmente la soluzione finale con la cementificazione avvenuta grazie ad un altro pozzo di sostegno scavato in questi mesi che, intersecandosi con quello danneggiato, ha potuto iniettarvi fango e cemento. Mentre la Bp festeggia per la chiusura del pozzo, però, resta aperta la conta dei danni ambientali, economici e dei danni alle persone coinvolte nel disastro. Per quanto riguarda l'aspetto ambientale la situazione è ancora poco chiara: si calcola che siano finiti in mare 4,9 milioni di barili di greggio, pari a 780 milioni di litri, e sebbene la Bp e il governo americano affermino di aver recuperato gran parte del petrolio o di averlo disperso tramite solventi chimici, gli scienziati si dichiarano molto scettici soprattutto per la difficoltà di quantificare il petrolio a grandi profondità. Per quanto riguarda i danni a persone e attività, le richieste ricevute dalla Bp sarebbero dell'ordine di centinaia di migliaia. Secondo Obama è stata vinta "una tappa importante" per l'intervento successivo a quello che è stato definito come il più grave disastro petrolifero della storia. "Rimaniamo impegnati a fare il possibile per garantire che la coste del Golfo possano totalmente recuperare da questo disastro" ha aggiunto in un comunicato. Con la chiusura del pozzo si mette un freno all'emergenza, quello che continua è l'impatto del disastro sulle coste della Louisiana e sui suoi abitanti che non possono tornare indietro in tempi brevi. La Bp rischia una multa di oltre 17milioni di dollari (calcolata in base a quanto stabilito dal Clean Water Act) per le responsabilità umane del disastro, sulle quali però si continua a indagare. sec/cb

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