di
Debora Billi
18-04-2013
La Germania sta imponendo alla Grecia condizioni di schiavitù e pressione psicologica. È questa la posizione del filosofo Noam Chomsky che nel corso di una conferenza a Dublino ha espresso la sua opinione in merito alla crisi che sta attraversando l'Europa.
È rimasto celeberrimo il momento in cui il Presidente Hugo Chavez, durante un discorso all'Assemblea delle Nazioni Unite, mostrò al mondo il libro “Egemonia o sopravvivenza”: l'autore, Noam Chomsky, è considerato uno dei filosofi che hanno ispirato il movimento noglobal nel 2000 e comunque uno dei più grandi portatori di una chiave interpretativa diversa del nostro momento storico.
E infatti Chomsky non rinuncia ad esprimersi anche sulla crisi che sta imperversando in Europa, e la sua opinione è come sempre chiara e controcorrente:
Lo scopo ultimo delle richieste della Germania ad Atene, nella gestione della crisi del debito, è il depredare le risorse della Grecia. La Germania sta imponendo condizioni di schiavitù e pressione psicologica sulla Grecia.
Le dichiarazioni sono state rilasciate durante una conferenza a Dublino, in occasione di un incontro europeo informale. Non è la prima volta che Chomsky si esprime su troika e compari: nello scorso anno aveva già sostenuto che la Grecia stava finendo trascinata indietro al 1960.
La posizione del filosofo sull'Europa è chiara: secondo Noam i Paesi del Sud dovrebbero fare fronte comune, con Italia, Spagna, Grecia e Portogallo che si uniscono per porre fine alle "inumane richieste del Nord", approfittando anche dei sentimenti antitedeschi che si stanno diffondendo negli ultimi mesi. L'idea non sarebbe affatto male, ne avevamo parlato anche un po' di tempo fa. Ma chissà quanto avrebbero da ridire, coloro che sono disposti a sacrificare (gli altri) pur di sedere al "tavolo dei grandi".
Articolo tratto da Crisis
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