C’è chi pensa che, in pieno allarme coronavirus, parlare dei cambiamenti climatici non sia di attualità, che le priorità siano altre; e invece noi pensiamo che sia fondamentale continuare a dare una informazione adeguata in merito.
Chi da sempre ha ammonito sui disastri climatici a cui andiamo incontro, con tutti i problemi che ne derivano e ne deriveranno, non lo ha fatto per qualche fissazione particolare, per fare il profeta di sventura, per avere visibilità o guadagnarci qualcosa. Lo ha fatto perché tiene non solo alla sua di pelle ma anche a quella del prossimo e alla vita del pianeta intero.
Ma invece di essere ascoltati, supportati, messi nella condizione di lavorare e agire in maniera appropriata, chi si è impegnato in questo senso è stato per lo più ignorato. Del resto per capire il pochissimo impegno e considerazione circa la gravità della situazione, basta guardare una qualsiasi pubblicità in cui veniamo raffigurati in una baldoria continua, un party infinito. Infatti perché mai ascoltare chi ci dice di preoccuparci dell’ambiente, di cambiare stili di vita, di fare in modo che il lavoro e la nostra esistenza contempli anche gli altri e la casa in cui viviamo e non solo il nostro tornaconto?
E così, a chi si impegna per cambiare in meglio la situazione viene data al massimo qualche pacca sulla spalla, un "bravo, bene", ma poi viene detto che le cose importanti sono altre, come la crescita, cioè la falsa economia che si occupa di rendere i ricchi sempre più ricchi, di sfruttare tutte le risorse in maniera indiscriminata e produrre inquinamento a più non posso. L’importante è non fermare il party e convincere tutti quelli che sostengono e lavorano per questo sistema che anche loro potranno avere briciole e che potrebbero essere addirittura fra i pochissimi fortunati e diventare ricchi, potersi fare i selfie nelle loro ville lussuose con piscina.
Poi è arrivata da non si sa quale pianeta Greta Thunberg portando alla ribalta le tematiche che da sempre sosteniamo. Applausi, belle parole, ma che brava ragazzina, bene, bravi, avete ragione, bisogna intervenire, bisogna fare. Ma alle parole non sono seguiti né fatti, né quegli interventi di emergenza necessari. Tant’è che Greta continua ad andare in giro a dire ai politici che non stanno facendo nulla e loro la applaudono, ma imperterriti continuano a non fare nulla o prendono misure solo di facciata e lontanissime dall’emergenza in corso.
Poi, improvvisamente irrompe sulla scena un altro elemento spiazzante, cioè il coronavirus, ed è panico mondiale. Si assiste alla reazione che auspicava Greta quando parlava della casa in fiamme, cioè il nostro pianeta e il conseguente panico che avremmo dovuto avere per l’umanità gravemente minacciata dai cambiamenti climatici. Quindi è chiaro: della nostra casa in fiamme ci interessa poco e niente, del coronavirus certamente sì. Allora se una reazione la si ottiene solo tramite un virus e le sue conseguenze, abbiamo paradossalmente una notizia che riguarda proprio questo ambito e che è direttamente collegata al riscaldamento globale.
Da un punto di vista sanitario, oltre alle malattie che aumenteranno con il riscaldamento della temperatura globale (ma questo è stato detto innumerevoli volte e pare non interessare granchè), c’è anche un ulteriore pericolo fortissimo determinato dall’aumento della temperatura a causa dal nostro sistema di vita e produzione: si sta sciogliendo il Permafrost, cioè lo strato di ghiaccio che si è formato nel corso di migliaia di anni e che si trova tra l’estremo Nord Europa, la Siberia e l’America Settentrionale.
Il suo spessore può variare da un metro a oltre un chilometro. Il primo pericolo è dato da tutto il metano intrappolato al suo interno che se uscisse sarebbe una bomba climatica che ci darebbe il colpo di grazia definitivo, ma questi aspetti climatici, per quanto drammatici, sono argomenti che non vengono presi molto in considerazione. Allora analizziamo il fattore virus che pare smuova maggiormente le coscienze. Se infatti si scioglie il permafrost ci sono virus intrappolati nel ghiaccio che potrebbero rianimarsi con conseguenze difficilmente immaginabili. Queste notizie sono risapute, dette e ridette da noi ma qualche volta riprese anche dalla stampa ufficiale, ovviamente fra le notizi minori, molto dopo il gossip, lo sport e l’oroscopo. Ne riportiamo qui sotto solo una piccola carrellata di simili notizie uscite in passato, così che non si dica che non lo si sapeva, che eravamo all’oscuro.
Quindi tutti ne erano potenzialmente al corrente: dai politici ai decisori, dai medici agli infermieri, dai virologhi ai luminari della scienza medica, dagli esperti ai cittadini. I virus fanno più paura dei cambiamenti climatici? Allora si agisca immediatamente per fermare i cambiamenti climatici e il conseguente disastro ambientale, così oltre che fermare l’incendio della casa in fiamme, diminuirà anche il rischio di virus.
Ecco, per documentarvi:
https://tg24.sky.it/scienze/2019/06/22/artide-carbonio-mercurio-virus-permafrost-sciolto.html
https://www.agi.it/scienza/scioglimento_ghiacci_virus-6890769/news/2020-01-15/
http://www.biosost.com/hub/cambiamento-climatico/639-17_04_19.html
https://www.osservatorioartico.it/che-cose-il-permafrost/
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.03.894675v1