La città di Wuhan, in Cina, oggi all'attenzione del mondo per i suoi morti da patologie respiratorie attribuite a un virus, ha 11 milioni di abitanti. E' una città dall'aria pesantemente inquinata dai mezzi di trasporto e dalla combustione di carbone, con ben cinque inceneritori nell'area residenziale.
Il sesto, progettato per bruciare 2000 tonnellate di rifiuti al giorno, forse non si farà. Tra giugno e luglio migliaia di residenti nel sobborgo di Yangluo, dove era previsto sorgesse l'inceneritore, sono scesi in strada a protestare; per un'intera settimana hanno manifestato davanti alle sedi istituzionali.
Sarà proprio un virus il problema?
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno nel mondo muoiono 9 milioni di persone per inquinamento atmosferico, 800.000 nella sola Europa.
In Italia le malattie dell'apparato respiratorio sono la terza causa di morte.
E in Cina? Uno studio del 2018 calcolava che l'8,6% della popolazione adulta in Cina – almeno 100 milioni di persone – soffriva di broncopneumopatia cronico ostruttiva.
Che cos'è? E' una malattia dell'apparato respiratorio "caratterizzata da un'ostruzione irreversibile delle vie aeree... infiammazione cronica del tessuto polmonare... riduzione capacità respiratoria..." ma sopratutto provoca: "aumento della predisposizione alle infezioni respiratorie di origine virale, batterica o fungina".
E allora, ancora una volta, sarà tutta colpa del virus?
Se poi teniamo conto che il periodo di maggior inquinamento a Wuhan è quello che va da novembre a febbraio, perché le pioggie in quel periodo sono scarse e prevalgono i venti continentali secchi e freddi, abbiamo buone ragioni per domandarci se virus e batteri non siano, nel peggiore dei casi, altro che concause di certe malattie, la classica goccia che fa traboccare il vaso; se non siano specchietti per le allodole, finalizzati a distogliere l'attenzione dai veri problemi mortali. Nove milioni di morti l'anno da aria inquinata non sono un'epidemia ma un trafiletto sui giornali che dura un giorno solo. I virus sono invece delle star a cui si dedicano per giorni e mesi pagine e servizi.