Buon vivere. Gaochun è la prima 'Città slow' della Cina

È Gaochun, nella provincia orientale di Jiangsu, la prima 'Città slow' della Cina. A conferirle il titolo è stato il movimento Cittaslow, rete internazionale delle città del buon vivere, nato nel 1999 con l'obiettivo di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città.

Buon vivere. Gaochun è la prima 'Città slow' della Cina
La prima 'Città slow' della Cina è Gaochun, nella provincia orientale di Jiangsu. A conferire il titolo è stato il movimento Cittaslow, Rete Internazionale delle città del buon vivere, nato nel 1999 con l'obiettivo di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano.



'Buon vivere', nella filosofia di Cittaslow, significa disporre di soluzioni e servizi che permettono ai cittadini di fruire in modo facile, semplice e godibile della propria città Zuo Niansheng, il capo redattore di un giornale locale di Gaochun, ha dichiarato di aver sentito parlare per la prima volta di questa associazione un anno fa quando Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica e vicepresidente dell’associazione Cittaslow ucciso in un agguato nel settembre scorso, ha visitato il villaggio Yaxi, nella città di Gaochun. "Vassallo è stato profondamente colpito dalle risorse naturali e culturali di questo paese e ha detto che esso rispondeva perfettamente ai requisiti di una città slow", ricorda Zuo Niansheng. Come si legge sul sito dell'associazione, i comuni che aderiscono a Cittaslow sono: animati da individui curiosi del tempo ritrovato, dove l’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni; rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina; ricchi di affascinanti tradizioni artigiane, di preziose opere d’arte, di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, luoghi dello spirito e paesaggi incontaminati; caratterizzati della spontaneità dei riti religiosi, dal rispetto delle tradizioni, dalla gioia di un lento e quieto vivere. Come ha dichiarato Pier Giorgio Oliveti, direttore dell'associazione, “Città Slow, non è un progetto centrato sull'Europa, è per il pianeta”.

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