di
Paolo Ermani
29-10-2012
Milioni di copie vendute nel mondo e da settimane in Italia ai primi posti della classifica dei libri venduti. Al centro dei romanzi di E.L. James il clichè della donna oggetto e dell'uomo dominatore e il sesso ridotto a qualcosa di perverso. Malgrado le critiche negative, la trilogia erotica 'Cinquanta sfumature' è diventato un grandissimo successo editoriale. Perché? Le riflessioni di Paolo Ermani.
Ci si chiede come mai l’editoria è in crisi, la risposta può essere data anche prendendo spunto dall’ultimo successo editoriale della trilogia delle sfumature di grigio, rosso e nero di E.L. James in cui le oltre mille pagine complessive ruotano intorno alle gesta erotico/pornografiche di un uomo dominatore e della sua schiava sottomessa.
Le recensioni parlano di tre libri scritti assai male e banali ma tant’è che hanno venduto milioni di copie nel mondo e in Italia sono ormai da settimane saldamente ai primi posti della classifica dei libri venduti.
Si tratta dell’ennesimo libro che ripropone il solito cliché di donna oggetto alla mercé dell’uomo (una vera e propria beffa e regressione culturale per l’intero mondo femminile che con fatica cerca di conquistare una autentica parità) in un quadro desolante di miseria e squallore umano . Un aspetto dell’esistenza naturale e semplice come il sesso viene ridotto a qualcosa di perverso e malato.
Se libri come questo hanno un successo così grande è evidente che i veri libri trovano poco spazio. Operazioni del genere si basano sulla grande repressione che vivono le persone nel mondo attuale e che sfocia soprattutto nella sessualità in comportamenti estremi e assurdi .
Come mai avviene tutto ciò? Una possibile risposta va ricercata ad esempio nelle religioni misogine che ci hanno regalato una repressione di cose naturali e semplici come il nostro corpo e la sessualità provocando grandi disastri, basti pensare alla tragedia della pedofilia nella chiesa cattolica della quale vediamo solo la punta dell’iceberg. Oppure è il caso di religioni che trattano la donna come un soprammobile o nel migliore dei casi come una schiava servitrice dell’uomo , dove il comando è sempre saldamente nelle mani di uomini che emanano regole e precetti degni del tardo medioevo.
In una vita frenetica e stressante come la nostra nella quale siamo sempre sotto pressione per un motivo o per un altro, è evidente che poi si cerchi in qualche modo una valvola di sfogo e il sesso soprattutto nelle sue forme più degradanti è una delle migliori, non è un caso che la prostituzione sia una industria con cifre da capogiro.
In questo quadro se le persone sono sempre più represse è normale che poi proliferino e abbiano successo libri come quelli della James.
E chi è in grado di sguazzare meglio in questa landa di repressione riesce a fare fortune scrivendo appunto libri brutti e banali ma che sollecitano questo ridicolo senso di trasgressione in un mondo dove ormai tutti siamo oggetti sessuali nelle mani di chi ne fa uso senza scrupoli, dove ci si accalora su di un topless di questa o quella principessa di corte, di questa o quella avventura piccante dei soliti noti, come se questi aspetti avessero una qualche importanza o attinenza reale nella nostra vita.
Quanto e come sia profondamente radicato il disagio ce lo indica il dato per cui la pornografia in internet è la regina incontrastata e ci sono studiosi informatici che affermano che internet non si sarebbe diffusa così tanto senza la fondamentale spinta della pornografia
Sarebbe bello se un giorno operazioni come la stesura di questi noiosissimi monumenti alla perversione finissero nell’indifferenza generale, forse chi li scrive si dedicherebbe ad attività di certo più interessanti per lei e per noi tutti, magari ritrovando la naturalezza e la bellezza che hanno il sesso e il rapporto fra persone senza padroni e schiavi, senza sottomissioni e domini.
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