"Se cominciamo a 'pulire' la bolletta da voci come il costo del nucleare abbandonato 25 anni fa, forse ci accorgeremmo che le voci sono un po' diverse da quelle che sono state presentate". Lo dice il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che aggiunge: "gli italiani nella bolletta elettrica pagano lo sconto che viene fatto alle grandi imprese che consumano molta energia, le 'energivore', acciaierie, fabbriche di alluminio, la grande chimica eccetera-
ROMA - "Se cominciamo a 'pulire' la bolletta da voci come il costo del nucleare abbandonato 25 anni fa, forse ci accorgeremmo che le voci sono un po' diverse da quelle che sono state presentate". Lo dice il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in un'intervista con Caterpillar Am di Rai Radio2. In questi giorni ha tenuto banco il tema del peso degli incentivi alle rinnovabili in bolletta. "A un certo punto l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha comunicato che la bolletta elettrica degli italiani saliva troppo e avremmo esagerato con gli incentivi alle fonti rinnovabili - ricorda Clini - ovvero che gli italiani pagavano di più perché avevamo promosso nel nostro sistema elettrico le fonti rinnovabili". Su questo "ho detto: un momento, facciamo bene i conti su cosa paghiamo nella bolletta elettrica", sottolinea.
E allora, "certamente c'è un incentivo importante alle fonti rinnovabili, ma nello stesso tempo gli italiani nella bolletta elettrica pagano lo sconto che viene fatto alle grandi imprese che consumano molta energia, le 'energivore', acciaierie, fabbriche di alluminio, la grande chimica eccetera- sottolinea il ministro dell'Ambiente- e poi paghiamo i contributi dati con il cosiddetto Cip6, un meccanismo incentivante degli anni 90", che premiava oltre agli incenritori "che sarebbero piccola cosa", anche "i grandi impianti industriali realizzati nel corso degli ultimi 15 anni".
Insomma, nella bolletta "c'è una componente delle rinnovabili- rileva il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in un'intervista con Caterpillar Am di Rai Radio2- però dobbiamo legare il prezzo dell'elettricità alla effettiva elettricità immessa in rete". E allora, "se cominciamo a 'pulire' la bolletta", sottolinea il ministro, "forse ci accorgeremmo che le voci sono un po' diverse da quelle che sono state presentate".
Fonte Agenzia Dire
Commenti