Carlo Ferrara lavora a Seregno, provincia di Monza e Brianza, e con la sua attività, "Nila Colori", produce acquerelli e pigmenti completamente naturali.
In che modo i prodotti che forniti sono differenti dagli altri che si trovano in commercio?
Si distinguono per il fatto di essere prodotti mediante una lavorazione completamente artigianale, in cui la stessa persona si occupa di tutte la fasi del processo, dall'ideazione allo sviluppo alla realizzazione del prodotto finale. I pigmenti di origine vegetale sono preparati a partire dalle piante essiccate da cui viene estratto il colore, che poi viene fissato su di un supporto minerale fino ad avere così la polvere colorata che è il pigmento stesso, materia prima da cui si può preparare qualsiasi forma di pittura (acquerello, ad olio, tempera), diversa a seconda del tipo di legante con cui il pigmento viene unito. I pigmenti minerali vengono invece acquistati da fornitori che ci offrono la sicurezza di avere delle tecompletamente naturali estratte da cave. Gli acquerelli vengono preparati esclusivamente con questi pigmenti, triturati con una miscela di gomme vegetali, di cui la più importante è la gomma arabica di tipologia Kordofan, la più pregiata, e glicerina, anch'essa vegetale, che consente di avere, in seguito all'essiccazione, un cubetto che non si crepa e che allo stesso tempo si mantiene sufficientemente elastico e mai eccessivamente secco. La peculiarità di Nila Colori sta quindi nel fornire all'artista o al semplice appassionato acquerelli di fascia alta in cui le materie prime siano completamente identificabili nella loro origine, non solo vegetale e animale (avendo tra i nostri colori anche quello proveniente dalla cocciniglia), ma anche minerale.
Qual è il messaggio che volete mandare al consumatore con la vostra scelta ecologica?
Nila Colori è interessata a proporre un modello di impresa che si basa completamente sul lavoro artigianale, in cui l'artigiano stesso, eventualmente aiutato da collaboratori, si occupa di tutte le fasi del lavoro, adoperando così contemporaneamente mani, testa e cuore per giungere al prodotto finale. Questo giungerà nelle mani dell'artista, che analogamente utilizzerà i suoi tre centri per la realizzazione di un'opera, come già farebbe con altri strumenti. Quello che si è perso negli ultimi anni (si potrebbe dire che ciò sia accaduto lentamente nel corso di tutto il '900), è il collegamento tra l'artista e la Natura da cui proviene il colore che utilizza. Se infatti è vero che anche il petrolio, materia prima per diverse molecole di partenza per l'ottenimento dei colori organici moderni, è naturale, è anche vero che l'artista non ha un legame cosciente dentro di sé tra lo strumento che sta utilizzando e il ruolo che possedeva in natura prima di essere trasformato. Sta in questa riflessione quello che noi intendiamo con "naturale" quando parliamo dei nostri colori. Infatti per ciascuno di essi può essere individuata una chiara origine: si può avere cioè una chiara immagine di ciò che era prima che venisse sottratto dal suo luogo di sviluppo per entrare a far parte del ciclo dell'arte. Perciò, se si utilizzerà un rosso proveniente dalla robbia (Rubia tinctorum), una radice di una pianta diffusa in varie parti del mondo, è possibile, desiderandolo, acquisire un certo grado di coscienza di ciò che si sta utilizzando. Si può fare un discorso analogo se si utilizza un'ocra gialla naturale proveniente dalla miniere della Provenza. In questo modo è possibile chiudere il ciclo dell'Arte, che parte dalla Natura per tornare alla Natura, in ogni aspetto di essa, anche negli strumenti utilizzati. Tutto ciò senza rinunciare alla qualità di essi.
C'è mercato? C'è sensibilità per apprezzare la vostra proposta?
Il lavoro di promozione che abbiamo svolto finora tramite i social network ha ricevuto un feedback molto positivo ed entusiastico. Crediamo quindi che un gran numero di persone abbia sviluppato una certa sensibilità e senta la necessità di sentirsi di nuovo parte dell'Universo in cui vive, non solo a livello puramente mentale, poiché la vera filosofia richiede l'esperienza del corpo.
Come vi è venuta l'idea di mettere in piedi questa attività?
I meccanismi con cui un'idea viene alla nascita non riescono ad essere completamente spiegati con le parole. E' come passeggiare in un bosco per godersi la sua aria ed i suoi canti, perdersi nei suoi sentieri e trovare un gran numero di funghi porcini. Quello che è certo è che alla base di Nila Colori ci sia stato il mio desiderio di svolgere un'attività artigianale che mi consentisse di lavorare materie di origine naturale per ottenere da esse qualcosa che potesse essere utile all'essere umano. Storicamente da ciò che è disponibile in natura si sono preparati principalmente medicine e colori: essendo l'ambito della produzione di fitoterapici piuttosto saturo, mi sono diretto verso i colori. Un'altra esigenza a cui Nila Colori risponde è anche quella di nutrire il desiderio di bellezza presente in tutti noi.