di
Alessandra Profilio
24-04-2012
Produzione di saponi artigianali e ricamo per combattere la criminalità organizzata e portare la legalità a San Luca, in Calabria, roccaforte della 'ndrangheta. Questa la missione di Rosy Canale, imprenditrice calabrese di 38 anni che ha deciso di combattere la malavita utilizzando come arma la cultura del lavoro.
Produzione di saponi artigianali e ricamo per combattere la criminalità organizzata e portare la legalità a San Luca, in Calabria, roccaforte della 'ndrangheta. Questa la missione di Rosy Canale, imprenditrice calabrese di 38 anni che ha deciso di lottare la malavita utilizzando come arma la cultura del lavoro. A raccontare la storia di Rosy è il blog La nuvola del lavoro del Corriere.it.
Rosy Canale era proprietaria di un locale a Reggio Calabria che è stata costretta a chiudere per non cedere alle minacce della 'ndrangheta che avrebbe voluto trasformarlo in una base per lo spaccio di stupefacenti. La donna si ribella alla criminalità organizzata, riceve minacce e viene aggredita.
Dopo essere stata ridotta in fin di vita dai suoi aggressori, Rosy decide di lasciare la Calabria, ma poi torna. Nel 2007 si trasferisce nella Locride, a San Luca, roccaforte della ‘ndrangheta, dove fonda il Movimento donne di San Luca e della Locride.
Obiettivo dell'associazione è quello di salvare madri e figli dalla criminalità e diffondere, attraverso il lavoro, la cultura della legalità in una terra dove il tasso di disoccupazione femminile è del 13,6%. Rosy apre dunque dapprima una ludoteca e in seguito crea un laboratorio per la produzione di saponi artigianali e uno di ricamo.
Adesso però la crisi ha colpito l'associazione. Ecco perché l'imprenditrice lancia una denuncia alle istituzioni: “Ci hanno lasciate sole, speravamo di ricevere aiuto, almeno nella fase di start up e invece nulla. Vogliono combattere la criminalità, rilanciare il Sud, ma solo a parole”.
Malgrado la tentatizione di mollare tutto, Rosy assicura però che l'impegno dell'associazione rimarrà alto: “fermarsi sarebbe come urlare al mondo Viva la ‘ndrangheta”.
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