Basta passeggiare per una qualsiasi città per accorgersi che c’è un elemento comune a tutti e che è il centro dell’attenzione per chiunque, giovani e adulti, ovvero il telefono cellulare. Non ce se ne separa praticamente mai, è usato in continuazione ed è ormai una protesi del corpo. Ebbene, domenica 21 luglio, insieme a Paolo Ermani, capiremo come liberarsene ritrovando la libertà da questa schiavitù.

Si tiene infatti in Umbria, presso la splendida ecostruttura del Parco dell'Energia Rinnovabile, il corso condotto proprio da Ermani.

Il telefono cellulare è in mano ormai a miliardi di persone e nessuna tecnologia si era mai diffusa in maniera così estesa e veloce nella storia come questa.
Se una trentina di anni fa ci avessero detto che avremmo vissuto la nostra vita in simbiosi con un dispositivo elettronico, ci sarebbe sembrato impossibile, fantascienza.

Per quanto il telefono cellulare sia prodigioso, tutto ciò è normale? Possono la nostra vita, le nostre relazioni dipendere da un dispositivo elettronico? Che, non dimentichiamocelo, ha bisogno di energia e materiali che qualora mancassero ci lascerebbero nella disperazione, visto la dipendenza che abbiamo dall’oggetto. Questo strumento ci fa stare davvero meglio? È davvero il progresso decantato da chi ce lo vende?

In questo corso potrete acquisire conoscenze e modalità per quantomeno ridurne l’uso e ottenere maggiore autonomia e libertà, riappropiandovi del vostro tempo e della vostra serenità.

Programma del corso

ORE 9.00 Presentazione del corso e dei partecipanti

ORE 9.30 LA SITUAZIONE ATTUALE

Perché siamo arrivati a questo punto? 

In che società viviamo?

L’obiettivo è venderci di tutto?

Valori umani o valori monetari?

La tecnologia è sempre e solo uno strumento?

Chi gestisce cosa?

La nostra vita è un videogame?

Armi di distrazione e di controllo di massa?

Breve storia e caratteristiche del telefono cellulare ovvero la Lampada di Aladino tascabile

ORE 11.00 Pausa

ORE 11.30  NON C’È PIÙ TEMPO

Perché abbiamo sempre meno tempo e siamo sempre più di corsa?

Possiamo ancora permetterci il lusso di pensare?

NON C’È PIÙ ORGANIZZAZIONE

Perché siamo sommersi dagli impegni?

Perché non riusciamo a gestire o fare tutto quello che vorremmo fare?

Perché fare tutto da soli?

COSA STIAMO PERDENDO

Il pensiero profondo, la memoria, le capacità manuali, l’immaginazione, l’orientamento, la concentrazione, la relazione con la natura, le relazioni reali con gli altri.

Senza telefono cellulare non esisti?

L’IMPATTO AMBIENTALE E SANITARIO

L’impatto dell’estrazione dei materiali sull’ambiente, conseguenze politiche e sociali.

Avremo a disposizione materiali all’infinito?

L’enorme produzione di rifiuti elettronici

Esposizione ad inquinamento elettromagnetico

Obsolescenza programmata

ORE 13.30 PRANZO

ORE 15.00 SOLUZIONI APPLICABILI DA SUBITO PER DIMINUIRE LA PROPRIA DIPENDENZA DAL CELLULARE

Cosa fare, come farlo e perché è importante riprendere in mano la propria esistenza non totalmente mediata da protesi elettroniche.
E’ possibile lo stesso comunicare usandolo meno?
Le soluzioni sono fare degli immani e improbabili sforzi di volontà, andare in un centro per tossicodipendenti da tecnologia digitale o rendere la vita più interessante e meno stressante?

Esempi pratici di progettualità e attività di liberazione

ORE 17.30 Fine del corso

Paolo Ermani, che conduce il corso, è scrittore, agricoltore, formatore, facilitatore, motivatore, consulente per progetti di pianificazione energetica, ambientale e lavorativa, presidente dell’associazione di promozione sociale non profit PAEA e non ha mai avuto un telefono cellulare eppure è ancora vivo, incredibile a dirsi... Nonostante faccia anche un lavoro di pubbliche relazioni e comunichi con gli altri, riesce a farlo senza la fantasmagorica lampada di Aladino tascabile.

Da quando si è diffuso il telefono cellulare ne ha studiato approfonditamente caratteristiche e condizionamenti che ha sulle persone anche osservandone i loro comportamenti e i cambiamenti che hanno avuto.

QUI LE MODALITA' PER ISCRIVERSI, approfittate degli ultimi posti liberi!

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