Domani, sabato 24 novembre 2012, la rete S.L.U.R.P. 'sferra' a Venezia uno dei suoi 'attacchi ludici'. Si tratterà di un esperimento di “trasgressione gioiosa” finalizzato ad esprimere il desiderio di riappropriarsi della città come campo di gioco comune e denunciare le forme di controllo dello spazio pubblico.
Domani, sabato 24 novembre 2012, la rete S.L.U.R.P. (Spazi Ludici Urbani a Responsabilità Partecipata) 'sferra' a Venezia uno dei suoi 'attacchi ludici' in coincidenza con la chiusura della Biennale d'architettura “Common ground”.
L' azione si dispiegherà negli spazi che collegano l’Arsenale con i Giardini. Installazioni e postazioni vengono offerte all’attraversamento, alla sperimentazione, all’interazione. Come spiegano gli organizzatori, “si tratterà di un esperimento di trasgressione gioiosa, di disobbedienza burlesca, di città ribelle”.
Domani a Venezia verranno costruiti una serie di common playground, attraverso l’inserimento di dispositivi ludici negli spazi pubblici, con i quali contravvenire giocando ad alcuni divieti dei regolamenti comunali, che rendono la vita e l’interazione quotidiana nelle nostre città sempre meno spontanea e collettiva.
L'azione prende il titolo di "Common(play)ground" per evocare il desiderio di riappropriarsi della città come campo di gioco comune e denunciare le forme di controllo dello spazio pubblico. Oggi infatti, attraverso la costruzione di aree sempre più omologate e securizzate, le pratiche ludiche spontanee vengono inibite, standardizzate e progressivamente mercificate da norme che vietano giochi spontanei ma moltiplicano giochi legati ad attività commerciali: giostre, bingo, slot machines, sport a pagamento.
“Il divieto di gioco è il segno di un’idea di città che tenta di svuotare la vita quotidiana della dimensione dell'improvvisazione, dell’incontro, della naturalezza”, riferisce la rete organizzatrice dell'evento.
S.L.U.R.P. (Spazi Ludici Urbani a Responsabilità Partecipata) è un acronimo che identifica spazi dove avvengono pratiche ludiche e conviviali che coinvolgono gli abitanti. Qualsiasi spazio può essere trasformato in uno S.L.U.R.P. attraverso il gioco, azione spontanea che avviene in spazi e tempi non preordinati, li occupa appena si presenta l’opportunità, se ne riappropria in modo creativo.
Nel nostro Paese è attiva una rete SLURP, nata da un incontro incontro tenutosi nel maggio 2012 a Firenze , come evento collegato ad un processo partecipativo per lo sviluppo di modelli di spazio pubblico basati sulla condivisione di responsabilità.
Da allora le SLURPTRUPPEN, gruppi d’individui e associazioni, ogni 6 del mese 'seminano attacchi ludici' nelle proprie città.
Diversi gruppi che lavorano insieme a questa azione SLURP e che hanno scelto di comparire sotto un'unica sigla per l'occasione sono gruppi che lavorano su esperienze di partecipazione e pratiche di riappropriazione della città, con percorsi che spaziano dalla ricerca all'impegno nel settore sociale, educativo, culturale.
Si tratta di associazioni, gruppi informali o gruppi di studio che lavorano sul tema della città e dello spazio pubblico (fisico e simbolico) da diversi anni accompagnando percorsi spontanei e dal basso o processi istituzionali di diverso livello.