La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato in nottata il decreto 'Io resto a casa' che e' in vigore da oggi al 3 aprile.
Le norme sono valide in tutta Italia, sono state estese a tutto il paese. E intanto Le Figaro scrive in Francia: "Giuseppe Conte mette 60 milioni di italiani in quarantena".
Ecco alcune delle limitazioni principali previste dal decreto che arriva come una mazzata su un'economia e un paese già messi a dura prova:
1) e' vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico;
2) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, eccetto quelli internazionali che potranno svolgersi a porte chiuse;
3) lo sport all'aperto e' ammesso purche' si rispetti la distanza di un metro tra le persone;
4) va evitato lo spostamento di persone fisiche (non delle merci) se non per "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' o motivi di salute". E' consentito il ritorno a casa;
5) chi ha piu' di 37,5 gradi di febbre e' "fortemente raccomandato" a rimanere a casa;
6) chi e' in quarantena deve rimanere a casa;
7) agevolare le ferie e i permessi per i dipendenti; 8) sono chiusi gli impianti sciistici;
9) sono sospesi gli eventi, compresi quelli culturali, ludici, sportivi, religiosi e fieristici;
10) sono sospese le attivita' in asili, scuole, universita';
11) sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali;
12) le attivita' di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18, ma va mantenuto un metro di distanza tra le persone;
13) le altre attivita' commerciali sono consentite purche' si rispetti la distanza di un metro;
14) nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita (ad esempio centri commerciali e mercati);
15) sono sospese le attivita' di palestre, centri sportivi, piscine, centri termali, centri sociali e ricreativi;
16) sono sospesi gli esami alla Motorizzazione Civile.
QUI il testo integrale del decreto del 9 marzo