Un mondo di plastica, è ora di sostituire i sacchetti

In Italia si consumano in media 20 miliardi di sacchetti di plastica all’anno. In Europa, complessivamente, se ne consumano 100 miliardi. Un inquinamento, quello da plastica, tra i più pericolosi per il pianeta e per gli animali, soprattutto quelli degli ecosistemi marini. Intanto, mentre si pensano strategie per diminuire i consumi, dal 24 al 26 settembre torna l'iniziativa 'Puliamo il mondo'.

Un mondo di plastica, è ora di sostituire i sacchetti
Avevamo sperato che le nuove disposizioni sull’utilizzo dei sacchetti di plastica portassero a vederne in circolazione il meno possibile, anzi nessuno. Anche perché ci sono Paesi virtuosi, attenti all’ambiente, al rispetto dell’ecosistema e con una certa coscienza 'verde'. Tranquilli però, non è il caso dell’Italia. Come al solito. Ancora una volta, infatti, al Belpaese spetta la maglia nera, l' onore di sentirsi urlare "l’ultimo chiuda la porta", insomma… di essere il fanalino di coda sul fronte del rispetto ambientale. Annualmente nel nostro Paese si consuma una quantità di sacchetti di plastica che si aggira intorno ai 20 miliardi. Complessivamente in Europa si consumano circa 100 miliardi di sacchetti, per una commercializzazione annua mondiale stimata intorno ai 1000 miliardi, di cui solo l'1% viene riciclato. Un quantitativo irrisorio se si considerano i danni che essi producono all’ambiente in termini di morte per quegli animali che vi si imbattono in mare come balene, delfini, tartarughe. Quando gli shoppers si distruggono, i frammenti superano di 6 a 1 la quantità di zoo plancton presente nell’acqua di mare. Si pensi che frammenti di plastica sono stati trovati addirittura nei nidi degli Albatros in piccole isole dell’Oceano Pacifico. A livello mondiale, sono almeno 143 le specie marine vittime del cosiddetto entanglement (quando gli animali rimangono imbrigliati in sacchetti, reti o altri rifiuti plastici e finiscono per morire di fame, soffocamento o annegamento) con la quasi totalità delle specie di tartarughe marine che ingoiano i sacchetti scambiandoli per meduse, l’alimento cardine della loro dieta. Circa 177 sono poi le specie che ingoiano plastica, di cui il 95% è costituito da uccelli marini. Nulla è sufficiente a giustificare l’uso dei sacchetti di plastica né in termini di costo, tanto meno di utilità effettiva. I tempi di utilizzo si quantificano in poche ore (anche qualora siano riciclati per il pattume) mentre quelli di smaltimento sono biblici e vanno da un minimo di 15 anni ad un massimo di 1000 anni. Per produrli si fa ricorso a quanto di più tossico in circolazione: petrolio (circa l’8% della produzione mondiale), coloranti cancerogeni, metalli come additivi che si sprigionano nell’aria o, nel peggiore dei casi, negli organi interni di tutti gli esseri viventi, anche nei nostri (ve lo ricordate il famoso spazzolino di Beppe Grillo? Secondo Legambiente "qualsiasi bilancio costi-benefici è sfavorevole agli shopper di plastica usa e getta: consumano petrolio e inquinano, sono utili solo per pochi minuti ma creano degrado e sporcizia per anni. Costa poco produrli e, talvolta, importarli dai paesi asiatici, mentre il costo per raccoglierli, smaltirli o riciclarli è molto consistente. Tutte le analisi, anche della spesa familiare, sono a vantaggio della sporta riutilizzabile: molti negozi la offrono ormai a prezzi che vanno dai 50 centesimi all'euro. Dopo 10 o 20 utilizzi ci fanno risparmiare". In Italia però questa logica dello shopper di tela è dura ad affermarsi perché è molto più sbrigativo e culturalmente radicato utilizzare una busta di plastica piuttosto che portarsi da casa il necessario per trasportare la propria spesa. Tuttavia, non tutto è marcio. Fortunatamente più di un centinaio di comuni, tra cui Torino, Amelia (Umbria) e alcuni piccoli comuni campani, hanno diffuso ordinanze che mettono in mora i sacchetti di plastica. Centinaia di supermercati già ne fanno a meno o promuovono azioni di sensibilizzazione per ridurne l'uso indiscriminato. Un esempio? Per non essere ripetitivi citeremo la Coop che ha già da tempo aderito alle iniziative di 'Porta la sporta' promossa dall’Associazione Comuni Virtuosi, con il patrocinio del WWF e di molte altre organizzazioni e istituzioni. Dettociò, rimane comunque necessaria l'azione congiunta dei consumatori più consapevoli, delle istituzioni locali (primi fra tutti i Comuni responsabili per la raccolta dei rifiuti) dei negozi, soprattutto quelli legati alla grande distribuzione. Intanto, dal 24 al 26 settembre, torna nel nostro Paese la versione italiana di Clean Up the World, il più grande evento di volontariato ambientale nel mondo. Puliamo il mondo, iniziativa promossa da Legambiente in collaborazione con la RAI, costituisce anche un’occasione per dichiarare guerra ai sacchetti di plastica. "Nonostante i passi avanti fatti nella raccolta differenziata in tante città - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - purtroppo c'è ancora molto bisogno di 'Puliamo il mondo' soprattutto in alcuni luoghi e per certi tipi di rifiuti come la plastica che puntualmente continuiamo a trovare abbandonata quasi ovunque".

Commenti

Pur praticando più possibile la raccolta differenziata, a casa utilizziamo i sacchetti di plastica per contenere la frazione non differenziabile, destinata al cassonetto generico. Pertanto, pur utilizzando anche la sporta di tela, spesso portiamo a casa la spesa in sacchetti di plastica, per essere destinati a tale riutilizzo. Quali alternative per contenere i rifiuti generici?
Marino, 23-09-2010 04:23
Marino, puoi utilizzare le stesse buste in Mater Bi che utilizzi per la frazione umida. Sono di origine vegetale (amido di mais) e sono completamente biodegradabili. Si trovano in commercio.
Fabio Fucci, 24-09-2010 07:24
La mia proposta, figlia di un lavoro di pura fantasia, sarebbe quella di non utilizzare affatto i sacchetti, ma di destinare un apposito cestino da vuotare ogni volta direttamente nel cassonetto destinato all'organico. Anche l'idea dei sacchetti Mater Bi è una validissima alternativa
Romina, 24-09-2010 09:24

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