«La Germania, con la presidenza UE nel semestre europeo, ha l’obiettivo di concludere la discussione sulla riforma della PAC nel Consiglio AgriFish con un sostanziale accordo prima del voto di ottobre da parte del Parlamento europeo ed esprimere un parere definitivo sulla strategia UE “Farm to Fork” presentata dalla Commissione UE il 20 maggio scorso. Le prossime settimane saranno quindi cruciali per assicurare una forte accelerazione del dibattito europeo sulla riforma della PAC post 2020»: lo fa sapere la coalizione #CambiamoAgricoltura, lanciata dalle Associazioni ambientaliste e dell’Agricoltura biologica e biodinamica e che oggi conta una lista di adesioni.
«Nella riunione di oggi i Ministri dell’Agricoltura dovranno rispondere a tre domande che ruotano attorno alla cosiddetta “architettura verde” ossia eco-schemi e regole della buona conduzione agricola e ambientale della nuova condizionalità, due temi fondamentali per avviare una autentica transizione ecologica della nostra agricoltura - prosegue la coalizione - In particolare nel consiglio si discute dei criteri per determinare regole comuni per sull’applicazione degli eco-schemi, nonché sull’opportunità di stabilire una percentuale minima e uniforme per le aree naturali all’interno delle aziende agricole, nonché la loro tipologia (per esempio se le colture proteiche rientrino o meno in questa categoria insieme agli elementi naturali del paesaggio)».
«Abbiamo quindi inviato una lettera alla Ministra Teresa Bellanova auspicando posizioni innovative e lungimiranti del nostro Paese nel dibattito, in coerenza con gli obiettivi indicati dalla Commissione UE nelle due Strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, presentate lo scorso 20 maggio. (scheda allegata sul dettaglio dei temi all’ordine del giorno del Consiglio UE)».
“Auspichiamo che l’Italia condivida la posizione più avanzata nel prossimo Consiglio UE Agri-Fish, con una percentuale minima del 30% delle risorse del primo pilastro della PAC destinata agli eco-schemi che dovranno comprendere anche il sostegno all’agricoltura biologica, avvicinandosi alle aspettative dei tanti cittadini europei ed italiani per una PAC più verde”, dichiarano ancora gli esponenti della Coalizione #CambiamoAgricoltura, sottolineando che “sarebbe un passo in avanti sostanziale rispetto alle posizioni assunte nel passato dall’Italia”.
La Coalizione #CambiamoAgricoltura ritiene sia «assolutamente inutile prevedere impegni per gli agricoltori che non risultino, alla prova dei fatti, essere efficaci per la tutela della biodiversità e il contrasto ai cambiamenti climatici. La transizione ecologica dell’agricoltura richiede buone pratiche innovative e non inutili fardelli burocratici».
La Coalizione ha infine sollecitato alla Ministra Teresa Bellanova «un positivo riscontro alle ripetute richieste di un incontro per un ampio confronto sulla riforma della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea. Riteniamo urgente un confronto sui temi delle relazioni tra agricoltura e crisi ambientali, per una PAC post 2020 più efficace, efficiente, equa e sostenibile, che risulti strumento fondamentale per conseguire ambiziosi obiettivi europei. Ad oggi questa richiesta di confronto con le Associazioni che rappresentano migliaia di cittadini ed agricoltori biologici è rimasta senza una risposta».