Noi abbiamo scelto da che parte stare, ora fatelo anche voi. Al via la nostra campagna di crowdfunding

Parte oggi la nostra campagna di raccolta fondi con l'obiettivo di rinnovare il sito internet, condizione necessaria affinchè il giornale possa continuare a vivere. Il Cambiamento ha scelto da tempo da che parte stare. Una parte scomoda, dove non ci si “siede”, non ci sono “bonus” e non si tace solo perché “fa comodo”. Ora chiediamo anche a voi, lettori, di fare una scelta.

Noi abbiamo scelto da che parte stare, ora fatelo anche voi. Al via la nostra campagna di crowdfunding

Che l’informazione sia (o debba essere) libera e indipendente è, purtroppo, un’utopia che coltivano ancora in pochi. La maggior parte dei media è legata a gruppi di potere ed economici e a fare da filtro alle notizie (o al modo di raccontarle) sono ormai sempre più spesso proprio gli interessi di quei gruppi. La politica, l’ambiente, la società, la salute: nulla viene risparmiato, tutto viene visto, e di conseguenza raccontato, da dietro una lente che spesso deforma, ri-forma, corregge, stempera, schernisce o ignora. Il Cambiamento ha scelto di guardare, e quindi raccontare, il “re nudo”, senza frapporre alcuna lente, alcun filtro, senza legarsi a gruppi o poteri. Ne escono visioni e racconti a volte crudi, impietosi, scomodi, ma almeno sinceri e reali. E’ questa, riteniamo, l’informazione utile affinché chi ne usufruisce possa sviluppare ed allenare il proprio spirito critico, trovando magari lo spunto per cambiare le cose o, almeno, per cambiare la propria vita.

Dunque, una volta fatta la nostra scelta di campo, chiediamo anche ai nostri lettori di fare la loro. E, se vorranno, di aiutarci a continuare in questo impegnativa battaglia di trasparenza. E’ faticoso, molto faticoso, stare dal lato della stanza dove non ci sono sedie, lacchè o blandizie. Occorre molta determinazione, ma anche spirito di sacrificio perché chi sopravvive, grassottello, lo fa con denari di certe provenienze che noi invece abbiamo scelto di rifiutare.

Ecco perché, per continuare a fare il nostro lavoro, chiediamo ai lettori di sostenerci anche economicamente. Lo facciamo nel nostro stile: non chiedendo denari a sponsor importanti e ricchi, non vendendo pubblicità a gruppi facoltosi ma dalla dubbia trasparenza. Lo facciamo rivolgendoci al nostro pubblico (e, speriamo, ad un pubblico anche più ampio), al quale chiediamo, con uno sforzo dal basso, di aiutarci sostenendoci con contributi. Vi presentiamo dunque la nostra campagna di crowdfunding, perché se “la gente”, quella vera, quella che ha voglia di sapere e di cambiare, ci aiuta...allora non ci saranno altri ostacoli possibili.

L’obiettivo è il rinnovamento del nostro sito internet, ottimizzandone la fruibilità e la qualità. L'importanza di avere un portale affidabile e professionale, che faccia informazione da un lato e che permetta la massima interazione con i lettori dall'altro, è una condizione necessaria affinchè il giornale possa continuare a vivere.

Ma cosa succederebbe se Il Cambiamento si trovasse costretto a chiudere? «Beh, probabilmente si perderebbe l'unico quotidiano web realmente indipendente nel panorama italiano», dice Paolo Ermani, uno dei fondatori del portale e presidente dell'associazione Paea. «Da anni diamo spunti e idee a tutti coloro che vogliono veramente costruire un cambiamento e si sono stancati di chiacchiere e belle teorie. Il nostro obiettivo? Ricostruire la società dalle fondamenta con valori diversi da quelli del denaro e del pensare solo al proprio tornaconto. Speriamo che non sia solo il nostro, ma che divenga un obiettivo condiviso!».

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