Curdi carne da macello e l’ISIS nemico utile per ogni evenienza

Donald Trump resuscita un “nemico” che fa sempre comodo, cioè il terribile integralismo islamico nella attuale forma dell’ISIS. E i curdi ne fanno le spese...

Curdi carne da macello e l’ISIS nemico utile per ogni evenienza

Donald Trump in odore di impeachment, incalzato a livello mondiale dalle proteste per la sua indifferenza di fronte al disastro climatico e alle prese con l'inizio della volata verso le prossime elezioni presidenziali, gioca la solita carta del nemico. Negli Stati Uniti la più grande industria che tiene in piedi il paese è quella militare, migliaia di persone lavorano quotidianamente per studiare e preparare scenari in cui l’America prosegua il suo ruolo di gendarme del mondo e la sua industria principale prosperi. Per fare ciò c’è bisogno costante di nemici e cosa c’è di meglio, per dare una mano al presidente, se non resuscitare un “nemico” che fa sempre comodo, cioè il terribile integralismo islamico nella attuale forma dell’ISIS? 

Il giochino è presto fatto, basta sfilarsi dalla Siria del nord e lasciare il via libera al presidente turco Erdogan che così immediatamente attacca i curdi, popolo suo nemico storico; di conseguenza vengono liberati i prigionieri dell’ISIS fatti dai curdi. In questo modo si rafforza l’ISIS e lo si rende in grado, tra l’altro, di agire nuovamente anch’esso contro i curdi.

Gli Stati Uniti rianimano proprio quegli integralisti islamici che sono perfetti per aizzare tutte le destre del mondo nelle loro crociate contro gli infedeli, nemici così ideali che sembrano proprio costruiti apposta. Chissà chi li finanzia, chissà chi li supporta, chissà chi c’è dietro di loro, chissà perché li si lascia libertà di agire...

Non è infatti assai strano che gli Stati Uniti, che ne hanno fatto il loro nemico principale, grazie al loro disimpegno ne determinino la liberazione a migliaia approfittando dell’attacco turco ai curdi? Tutto questo sapendo perfettamente che un secondo dopo l’annuncio del ritiro delle truppe americane dalla Siria del nord, la Turchia avrebbe attaccato il suo nemico storico che non è certo l’ISIS, bensì il popolo curdo, un popolo indomito, non integralista in cui le donne sono fortemente emancipate. I curdi sono l’unico reale baluardo contro l’integralismo islamico e tutti i suoi amici.

Quello curdo è quindi un elemento indigeribile per l’integralismo islamico, per gli Stati Uniti e per la Turchia dove la repressione del dissenso interno è fra le più feroci al mondo. Ed è tragicamente beffarda l’operazione militare turca che bombarda, uccide e fa fuggire decine di migliaia di persone e la chiama Fonte di pace, non osiamo pensare cosa sia una “fonte di guerra”.

E come se non bastasse, il cinismo di Erdogan si esplica anche con una minaccia verso l’Europa che non deve osare intralciare i suoi piani e quindi la ricatta dicendo che altrimenti manderà i profughi della guerra in Siria che ha nel suo paese. Il tutto dopo che l’Unione Europea ha dato miliardi di euro alla Turchia per gestire proprio quei profughi, soldi di cui non si sa nemmeno che fine abbiano fatto. Erdogan minaccia, ricatta e incassa pure soldi, ce ne è abbastanza per fermare immediatamente l’export di armi alla Turchia e optare per delle sanzioni, altro che regali di soldi o appoggio. 

Dovrebbe poi scattare immediatamente una protezione ONU a difesa del popolo curdo e la decisione di dare quanto prima una terra ed una autonomia riconosciuta ai curdi come si è fatto per molti altri popoli in condizioni simili.

E così alla fine, gli Stati Uniti determinano il massacro dei curdi da parte di turchi e ISIS e danno nuova vita all’ISIS, nemico perfetto che contribuirà al copione recitato mille volte al momento del bisogno che soprattutto in vista di elezioni distoglierà l’opinione pubblica dai guai del presidente e dalle proteste sulla sua guerra contro l’ambiente. Il copione è quello di sempre, un paese contro i feroci saladini, comunisti, venusiani o chicchessia, si stringe attorno al suo condottiero che vuole essere di nuovo eletto e difenderà gli americani dai “nemici”.

A rimetterci sono sempre gli stessi, persone e popoli che lottano per la libertà contro chi non ha altra politica che inganno, menzogna, repressione, morte e distruzione.

 

Kurdistan, La Nazione Invisibile
L'Apicultore di Aleppo

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