Quando si preoccupano insegnanti, medici, psicologi, pedagoghi, scienziati, intellettuali, giornalisti, scrittori, attori, artisti, studiosi in genere e infine addirittura i politici, allora vuol dire che la situazione è grave. Intendiamoci, a parte i pochissimi che da sempre hanno lanciato l’allarme invano, tutti coloro che si svegliano adesso e vogliono chiudere i recinti quando i buoi sono ormai irraggiungibili, non lo fanno certo perché hanno sviluppato una coscienza critica ma molto più semplicemente perché ad esempio vedono i loro figli e nipoti in grandi difficoltà e hanno iniziato a preoccuparsi. Oppure intuiscono che a causa della tecnologia informatica fantascientifica, la loro vita è diventata un caos e la realtà è tutt’altro rispetto a quello che dicevano gli spacciatori di futuro che vendevano quella tecnologia come una apoteosi di meraviglie che ci avrebbe liberato dal lavoro, dalla fatica e ci avrebbe donato tanto tempo libero per fare quello che ci pare. Ma “stranamente” si sta verificando l’esatto contrario e le conseguenze sono sconvolgenti, con epidemie di depressione, solitudine, deficit di attenzione, diminuzione di capacità cognitive, manuali e di apprendimento, varie altre problematiche e addirittura suicidi. Paura nel vedere i propri figli e se stessi ridotti in brutte condizioni, paura nell’aver intuito che l’intelligenza artificiale probabilmente avanza perché quella umana latita parecchio, che delegare tutto in mano alle macchine, realizzate con il solo obiettivo del profitto, è forse l’ultimo passo verso la nostra estinzione definitiva. E così, come succede sempre a chi prima accetta qualsiasi cosa senza farsi una domanda e poi improvvisamente capisce il danno quando è troppo tardi, ecco arrivare ora mille palliativi per cercare di arginare le cascate del Niagara con le mani. E dato che tutto è mercato, le (pseudo) soluzioni vengono proposte da chi deve fare sempre e comunque business. Ecco i periodi di digital detox a caro prezzo, ecco i consigli dei fuffa guru per i manager stressati, ecco i libri degli “esperti” o VIP di questo e quello, praticamente tutti fatti da chi ha rigorosamente uno o più cellulari in tasca e centomila account sui social mainstream, perché, non scherziamo, prima di tutto viene sempre il soldo. Va bene la salute, va bene cercare di riprendersi un po’ di libero arbitrio nella nostra esistenza ma i soldi sono soldi. E già qui cascherebbe la credibilità di chi predica bene e razzola peggio, ma siamo nella società del tutto e il contrario di tutto, dove la coerenza è una bruttissima malattia da cui scappare a gambe levate.
Non dovete necessariamente pensare di vivere senza cellulare, visto che il solo pensiero vi fa venire un infarto, malmeno rendetevi conto che è possibile ridurne la dipendenza anche conoscendo cosa c’è intorno e dentro all’aggeggio e quali potrebbero essere le soluzioni, che non sono certo le app che ti dicono che sono dieci ore che sei collegato, strani esercizi meditativi o immersioni (costosissime) nella natura per periodi limitati in resort di lusso. Rimedi che sono come le vacanze, che servono esclusivamente per riprendere un po’ di energie e poi continuare a fare esattamente tutto quello che si faceva prima, senza cambiare granchè. E la cartina di tornasole della credibilità di chi propone pseudo soluzioni sta in come viene dato questo ipotetico aiuto. Noi come associazione Paea vogliamo dare il nostro contributo al miglioramento della salute psicofisica delle persone offrendo una formazione di un giorno intero su chi vuole iniziare un percorso di cambiamento e lo facciamo senza chiedere parcelle strabilianti, senza quote da resort di lusso che lucrano abbondantemente sulle difficoltà delle persone.
Proprio perché vogliamo che nessuno possa essere escluso per motivi economici, offriamo il nostro aiuto ad offerta libera come donazione per l’associazione non profit di promozione sociale PAEA che da 26 anni lavora sui temi del cambiamento in meglio della vita delle persone.
E chi pensa che se si chiede poco o niente, significa che quello che si propone non ha valore, allora fa bene a essere spennato dai gatti e volpi di turno, i quali sanno perfettamente che vendere a tanto quello che vale poco, è una strategia per la quale qualcuno ci casca sempre.
Siete quindi invitati nella splendida cornice della campagna Toscana presso il progetto di tutela ambientale Alba Verde in località Montebamboli nel comune di Massa Marittima, sabato 1 MARZO 2025 al Digital Detox Day dove acquisire informazioni e strumenti per riprendere in mano la vostra volontà e vita, non più telecomandata dai capitalisti della sorveglianza, come giustamente cita nella sua Bibbia sul tema, Il capitalismo della sorveglianza, la docente universitaria americana Shoshana Zuboff, una che qualcosina in merito ne sa...
QUI il programma completo della giornata e le modalità per iscriversi