di
Legambiente
23-02-2012
Nel Decreto Ambiente approvato a larga maggioranza dal Senato è stato definito nei dettagli il concetto di biodegradabilità e stabilito che si potranno produrre e commercializzare solo sacchetti compostabili che rispettano la norma EN 13432, evitando così l'inquinamento del processo di compostaggio. Per Legambiente si tratta di una svolta per la lotta ai sacchetti di plastica e contro lo smaltimento dei rifiuti in discarica. Ora il decreto deve essere approvato dalla Camera dei Deputati.
“Una svolta per la lotta ai sacchetti di plastica e contro lo smaltimento dei rifiuti in discarica”.
Così il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani, commenta l’approvazione in Senato delle nuove norme sul bando sui sacchetti di plastica e dell’aggiornamento della legge sull’ecotassa per lo smaltimento in discarica dei rifiuti contenute nel decreto Ambiente.
“Con la definizione nei dettagli delle caratteristiche di biodegradabilità – ha aggiunto Ciafani - il bando dei sacchetti di plastica o potrà essere davvero efficace ma questo decreto rappresenta una vera svolta per l’Italia anche in materia di rifiuti perché finalmente disincentiva il conferimento in discarica incoraggiando politiche di prevenzione e riciclaggio”.
Nel Decreto Ambiente approvato stamane a larga maggioranza dal Senato - ricorda la nota di Legambiente - è stato, infatti, finalmente definito nei dettagli il concetto di biodegradabilità e stabilito che si potranno produrre e commercializzare solo sacchetti compostabili che rispettano la norma EN 13432, evitando così l'inquinamento del processo di compostaggio ormai diffuso in quasi tutto il Paese, e sono previste anche sanzioni per chi non rispetta il bando.
L’altra norma rivoluzionaria approvata – spiega ancora la nota dell’associazione - è la modifica alla legge del 1995 che aveva istituito l’ecotassa per lo smaltimento dei rifiuti in discarica. La nuova legge sopprime il tetto massimo di 25 euro per tonnellata, troppo basso e ormai anacronistico a 17 anni dalla sua definizione, che veniva stabilito dalle Regioni e che si aggiungeva al costo di conferimento dei rifiuti in discarica stabilito dal gestore dell’impianto.
Ora le Regioni potranno incidere molto di più sul costo dello smaltimento in discarica (ancora troppo basso in diverse regioni d'Italia e non solo nel Meridione), con la possibilità di utilizzare il 50% dei proventi dell'ecotassa (prima la percentuale era fissata al 20%) per diffondere sul territorio politiche di prevenzione e riciclaggio dei rifiuti.
“Grazie a questa modifica, che Legambiente chiede da anni – aggiunge il vicepresidente di Legambiente - potrà davvero finire la dittatura delle discariche che può essere combattuta solo utilizzando la leva fiscale. Ora ci auguriamo che la Camera dei Deputati approvi al più presto e definitivamente queste modifiche normative – conclude Ciafani - che garantiranno al nostro Paese una nuova stagione per la riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento, una spinta per le politiche industriali più innovative che riducono i consumi di fonti fossili e di materie prime e prospettano un futuro roseo alla chimica verde e all'industria del riciclaggio”.