Efficienza, il 'decreto sviluppo' conferma la detrazione del 55 per cento

Stabilizzazione della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica e aumento dal 36% al 50% di quella per la ristrutturazione edilizia. Queste le novità della bozza del 'decreto sviluppo' che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri il 1 giugno prossimo.

Efficienza, il 'decreto sviluppo' conferma la detrazione del 55 per cento
Il governo punta sugli incentivi fiscali, e i parlamentari sembrano sostenerlo, per muovere gli investimenti nel settore dell'edilizia. Ma una volta tanto, non si parla di grandi opere infrastrutturali e nuove costruzioni, bensì di lavorare sul patrimonio immobiliare esistente, che offre numerosi margini di miglioramento. Il primo fronte è quello dell'efficienza energetica, materia in cui l'Italia ha ancora strada da fare. Secondo l'ultimo rapporto del Politecnico di Milano, siamo primi in Europa per emissioni di CO2 connesse a sprechi energetici nel comparto abitativo, perchè il 70% del parco edilizio italiano risale ad epoche anteriori le norme sull'efficienza e circa un quarto non è mai stato oggetto di misure di riqualificazione. Tra l'altro, con il Dlgs 28/2011, l'efficienza dei consumi è ormai a pieno titolo un criterio per stabilire il valore di un edificio, con l'obbligo di riportare l'indice di prestazione energetica dell'immobile in tutti gli annunci commerciali e di fornire i documenti relativi alla certificazione energetica, sia in caso di vendita che di locazione. Insomma, gli stimoli ad intervenire ci sono e il bonus del 55% per l'efficientamento si è rivelato finora uno strumento efficace, almeno a giudicare dai dati dell'Enea, l'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, che conta 400mila opere realizzate nel 2010 e investimenti per oltre 4,6 miliardi di euro, con un risparmio medio per intervento stimato intorno a 5 Mwh l'anno. La bozza del decreto Sviluppo conferma, quindi, la detrazione al 55% per i lavori di riqualificazione energetica, con una spesa massima agevolabile che varia in relazione al tipo di intervento: da un massimo di 100mila euro per gli impianti di condizionamento a un minimo di 30mila per le caldaie a condensazione, passando per un tetto di 60mila euro che si applica tanto agli infissi, quanto ai pannelli solari termici e fotovoltaici. La seconda novità riguarda la detrazione Irpef per tutte le ristrutturazioni edilizie, che viene potenziata in due direzioni: da una parte, lo sgravio passa dal 36 al 50%, dall'altra, il tetto di spesa agevolabile raddoppia da 48mila a 96mila euro per abitazione. Altre misure, nella stessa direzione, sono ancora in discussione. Un'ipotesi, circolata nei giorni scorsi e sostenuta anche da un risoluzione depositata alla Camera da alcuni parlamentari PD, è quella di estendere il bonus fiscale del 55% per l'efficienza energetica alle ristrutturazioni con requisiti antisismici. Il tragico terremoto in Emilia ha confermato la necessità e l'urgenza di un piano per il miglioramento anti-sismico degli edifici, che non sembra però rientrare nell'agenda politica; prevedere degli sgravi per chi decide di mettere in sicurezza dal rischio sismico edifici pubblici o privati darebbe almeno il segnale della volontà di farsi carico del problema. Non si parla invece di allargare la platea dei beneficiari della detrazione del 55%. Una proposta in tal senso è stata avanzata nei mesi scorsi da FederlegnoArredo e Uncsaal, che hanno stimato un aumento del 30% degli investimenti per l'efficienza sugli edifici di proprietà pubblica, in caso di ammissione alle agevolazioni dei soggetti pubblici non assoggettati all'Ires. Ulteriori agevolazioni dovrebbero infine riguardare, ma qui davvero il condizionale è d'obbligo, compravendite di abitazioni e mutui. La bozza prevederebbe infatti la possibilità di detrarre le imposte di registro in caso di compravendite di abitazioni il cui valore non superi 200 mila euro e la detrazione totale degli interessi passivi sui mutui. In cantiere anche l'esenzione, per tre anni, dell'IMU per i costruttori che non riescono a vendere gli immobili realizzati.

Commenti

Bella confusione! Le pessime conseguenze, per i conti dello stato e per tutti noi, della cancellazione delle detrazioni del 55% e il ripristino di quelle del 36% a luglio 2013. Anche confindustria lo certifica, segnalo il dossier Uncsaal presentato al Governo e Parlamentari, liberamente scaricabile a: http://www.uncsaal.it/notizie/ultime/articolo11_e_55%25.html
tom, 21-06-2012 03:21

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