di
Coldiretti
10-01-2011
L'emergenza diossina scoppiata in Germania su polli, mucche e maiali ha messo in allarme l'intera Europa. In riferimento alla scoperta di uova e mangimi contaminati nel territorio tedesco, la Coldiretti sottolinea la necessità di approvare quanto prima in Italia il disegno di legge che rende obbligatorio indicare la provenienza in etichetta su tutti i prodotti alimentari.
Come già avviene per le uova occorre estendere l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta su tutti i prodotti con la rapida approvazione del disegno di legge che dovrà essere discusso alla Camera per l’approvazione definitiva dopo il consenso raccolto da tutti i gruppi parlamentari al Senato.
È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’emergenza diossina scoppiata in Germania su polli, mucche e maiali nel sottolineare che attualmente in Italia l'obbligo di indicare la provenienza è in vigore per carne bovina (dopo l’emergenza mucca pazza), pollo (dopo l’emergenza aviaria), ortofrutta fresca, uova, miele, latte fresco, passata di pomodoro, extravergine di oliva, ma ancora molto resta da fare e l’etichetta è anonima per circa la metà della spesa dalla pasta ai succhi di frutta, dal latte a lunga conservazione ai formaggi, dalla carne di maiale ai salumi.
Per questi prodotti comperare direttamente dai produttori agricoli e acquistare l’ampia gamma di formaggi e salumi Made in Italy a denominazione di origine protetta (Dop) che garantiscono l’origine nazionale della materia prima impiegati è - suggerisce la Coldiretti - una importante garanzia per i cittadini.
L’Italia è infatti - sottolinea la Coldiretti - un forte importatore dalla Germania che è il principale fornitore di latte e derivati dell’Italia con quasi 41 milioni di quintali all’anno in equivalente latte (latte, latticini e formaggi), ma che esporta nella penisola anche grandi quantità di maiale (220 milioni di chili di carne e 3,7 milioni di chili di maiali vivi da macellare in Italia nei primi nove mesi del 2010) e marginalmente di uova (2,7 milioni di chili di uova, (in guscio,fresche, conservate o cotte nello stesso periodo).
L’importante e tempestiva azione messa in atto dal Ministero della Salute grazie alla presenza in Italia del sistema di controlli più capillare in Europa deve essere accompagnata - sostiene la Coldiretti - da interventi strutturali come l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta che ne consenta di aumentare l’efficacia a garanzia dei produttori italiani e dei consumatori.
Occorre intervenire per non rincorrere le emergenze in un Paese come l’Italia che è forte importatore e dove - precisa la Coldiretti - due fette di prosciutto su tre vendute come italiane sono provenienti da maiali allevati all'estero, tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta è ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere, ma chi acquista - denuncia la Coldiretti - non può saperlo perché non è sempre obbligatorio indicarlo in etichetta.
Con l’approvazione del provvedimento sull’obbligo di etichettatura da parte del parlamento, l’Italia - conclude la Coldiretti - ha l’opportunità di svolgere una azione di leadership in Europa nella tutela della qualità e della sicurezza dei consumatori.
I cibi con l'etichetta con l'origine sulle tavole degli italiani
Cibi con l'indicazione di provenienza
Carne di pollo e derivati
Carne bovina
Frutta e verdura fresche
Uova
Miele
Passata di pomodoro
Latte fresco
Pesce
Extravergine di oliva
...E quelli senza
Pasta
Carne di maiale e salumi
Carne di coniglio
Frutta e verdura trasformata
Derivati del pomodoro diversi da passata
Formaggi
Derivati dei cereali (pane, pasta)
Carne di pecora e agnello
Latte a lunga conservazione