Domani è Pasqua. Lunedì sarà Pasquetta, ma anche il 25 aprile. Ieri era l'Earth Day, la giornata per la terra. Feste, ricorrenze, celebrazioni si susseguono senza che la maggior parte degli italiani si soffermi sul significato autentico di ognuna di queste date. Ormai le consumiamo. Lunedì tutti in gita. Perché? Non si sa, ma è una tradizione. Domani tutti regaleremo uova di cioccolato con un regalo. Perché? Non si sa, ma è una tradizione.
Ed ecco che pochi giorni fa, mercoledì, sono stato al concerto romano di Patty Smith e Carmen Consoli dedicato alla giornata della Terra. La giornata era ieri, ma festeggiare di venerdì santo "pareva brutto"...
E così in Italia si è festeggiata la Terra con due giorni di anticipo rispetto al resto del pianeta. Ero lì, a Villa Borghese, in mezzo a migliaia di persone. Gridavano. Tutto il tempo. Non ascoltavano la musica. Non rispettavano le persone intorno a loro. Non rispettavano nemmeno la Terra (decine, centinaia, forse migliaia, le bottiglie di vetro a terra finita la serata). Però erano lì. Io osservavo e cercavo di ascoltare le parole e le canzoni delle due grandi artiste, ma faticavo a coordinare la loro presenza, le loro parole, la loro poesia, con il loro pubblico. Non le meritava.
E allora mi chiedo: se non abbiamo più nemmeno la forza di celebrare una festa in modo consapevole o di andare ad un concerto restando in sintonia con le motivazioni che stanno dietro a quel concerto, come possiamo reagire ai tentativi delle varie caste di passare sopra le nostre vite, la nostra libertà, i nostri diritti?
Come possiamo reagire quando ci tolgono il diritto di votare ad un referendum o limitano la libertà di un contadino nelle sue possibilità di autoprodursi il necessario per vivere?
Come possiamo reagire di fronte a prescrizioni brevi, evasioni di tasse, abusi edilizi, cibi inquinati o geneticamente modificati, ingiustizie, brutture?
Abbiamo solo una possibilità. Ripartire da noi. Dal nostro privato, dai nostri famigliari, amici, vicini, conoscenti. Cominciare a cambiare adesso. Riprenderci il senso delle cose, delle feste, delle celebrazioni. SCEGLIERE quelle in cui crediamo e celebrarle al meglio. Ignorare le altre. E fare lo stesso ogni giorno, in ogni nostra azione.
Ti saluto facendoti i miei auguri per la Giornata della Terra, per la Pasqua di rinascita, per la liberazione dell'Italia. Ma soprattutto per il risveglio dell'Io, del Tu, del Noi, del Voi. E per un nuovo rinascimento che deve nascere, crescere e germogliare dentro e attorno a noi.
E, insieme a tutta la redazione del Cambiamento e all'Associazione Paea, ti voglio fare anche un regalo. Ti presento la nuova area del Cambiamento: I Blog per il Cambiamento. Non solo i vecchi blog del giornale sono presentati con una veste grafica nuova e più personalizzata e personalizzabile. Ci sono quattro nuovi blog, tutti da seguire e approfondire (e molti altri seguiranno prossimamente)
Io e la Transizione - Cristiano Bottone, tra i primi a portare le Transition Town in Italia e fondatore del gruppo "Monteveglio in Transizione", ha deciso di compiere un gesto "rivoluzionario": chiudere il suo blog e trasferirsi sulle nostre pagine.
La vita 2.0 - Gianni Davico ci conduce dentro la sua piccola rivoluzione individuale. Il suo motto? Progetta il tuo tempo, esprimiti, prospera, lascia il tuo segno sul mondo – e sii felice
A casa di Bio - Chiara Quiri presenta così il suo blog: "Abbiamo molti temi di cui discutere inerenti alle pappe buone: partendo come ogni cosa dalla terra, ma anche gli animali, i rifiuti, l’acqua, i lavoratori, la salute, il mercato, gli sprechi, le tante tradizioni del mondo e molto altro".
Tre, Due, Uno - Marina Díaz i Jurnet, non ha dubbi: "Comincio a cambiare. Con calma ma con determinazione. Sicura che non ci sarà la possibilità di tornare indietro, ma consapevole che questa è l’unica via per essere in pace con me stessa".
Buona Lettura!
Daniel Tarozzi
IN VETRINA
Che sta succendo? Si farà il referendum sul nucleare? E quello sull'acqua? Quali poteri si stanno misurando dietro le quinte?
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Limitare il nostro impatto su una terra che non ci appartiene diventa sempre più impellente, ma non dobbiamo farci angosciare. Un profondo respiro, ci fermiamo. Cominciamo dalla nostra casa. Guardiamo tra le nostre cose come se fossimo ospiti esterni, immaginiamo per loro una storia diversa e costruiamola noi. 100 possibili mosse per dare una vita diversa e più lunga alle cose.
Come aprire un ristorante vegetariano? Arriva il kit
Dall'ultimo 'Rapporto Italia Eurispes' emerge che gli italiani che hanno scelto di essere vegetariani e vegani sono circa 7 milioni e nel 2050 saranno circa 30 milioni. La richiesta di soddisfare questo target di persone che sta aumentando notevolmente di anno in anno apre tante opportunità soprattutto nel business della ristorazione. Attualmente i ristoranti vegetariani, e soprattutto vegani, nel nostro paese sono ancora pochi e concentrati per lo più nelle grandi città. Adesso da Lavoro e Formazione in collaborazione con Creaimpresa arriva il kit 'Come avviare un ristorante vegetariano e/o vegano'.
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PAEA SEGNALA
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Un buon libro per i primi weekend di primavera, da leggere finalmente su
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Chi può salvare il mondo dallo scioglimento dei ghiacci se non i frigoriferi?
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