Primi effetti della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia per l'inadeguatezza della legislazione sul rendimento energetico degli edifici. Il governo sta valutando la proroga della detrazione di imposta sulle spese per la riqualificazione degli immobili.
La sollecitazione di Bruxelles a migliorare la normativa italiana per l'efficienza energetica degli edifici e la discussione attualmente in corso presso il governo su un nuovo decreto Sviluppo potrebbero convergere verso l'adozione di nuovi provvedimenti volti a promuovere il risparmio di energia.
Il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Saglia, ha infatti dichiarato che il decreto potrebbe estendere, per un periodo non ancora definito, la detrazione del 55% prevista fino al 31 dicembre 2011 per gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento termico di edifici già esistenti.
La detrazione, dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e dall’Ires (Imposta sul reddito delle società), spetta alle persone fisiche, ai condomini, alle associazioni e agli enti, sia pubblici che privati, ed è accessibile anche a compensazione delle spese sostenute per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
Secondo gli ultimi dati dell'Enea - l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - dall'introduzione dell'incentivo nel 2008 al 2010 sono state realizzate circa un milione di opere di riqualificazione energetica, relative soprattutto alla coibentazione e alla sostituzione degli infissi e degli impianti termici.
Un successo che sta stimolando la riflessione sull'opportunità di estendere l'agevolazione oltre la sua scadenza, apportandovi però alcune modifiche.
Tra le ipotesi in discussione vi è il cosiddetto 55% Plus, un meccanismo di incentivazione che combinerebbe l'attuale detrazione d'imposta con l'accesso a prestiti agevolati in base al risparmio energetico conseguibile attraverso gli interventi di riqualificazione dell'immobile.
Oltre a questa formula, proposta da alcuni operatori del settore riuniti nel Tavolo 4E - sintesi di “Efficienza Energetica degli Edifici Esistenti” - promosso dall’Enea e dal Ministero dello Sviluppo Economico, il governo sta considerando se stabilire aliquote diversificate e ridurre la spesa massima detraibile.
La detrazione potrebbe riguardare anche gli elettrodomestici ad alta efficienza e le pompe di calore, ma con una percentuale pari al 41% della spesa sostenuta, mentre per il solare termico è tornata alla ribalta l'ipotesi di introdurre un regime incentivante specifico, come già avviene con il Conto Energia per il fotovoltaico.
Infine, il sottosegretario Saglia ha annunciato che il governo sta valutando due ulteriori strumenti.
Il primo sarebbe finalizzato ad incentivare il risparmio di energia attraverso la concessione di contributi, commisurati ai risultati, per gli interventi di piccole dimensioni; il secondo andrebbe a potenziare e a semplificare il meccanismo dei certificati bianchi, i Titoli di Efficienza Energetica istituiti con i decreti ministeriali del 20 luglio 2004 che certificano il risparmio di energia elettrica, di gas naturale o di altri combustibili.