di
Comitato Acqua Bene Comune
26-01-2011
"Attraverso il voto possiamo finalmente fermare la privatizzazione della gestione delle risorse idriche e affermare che i profitti siano fuori dall’acqua e l’acqua fuori dal mercato".
La terza assemblea del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico assume un particolare significato in quanto avviene dopo il giudizio sull’ammissibilità dei quesiti referendari da parte della Corte Costituzionale.
Dopo lo straordinario risultato di oltre un milione e quattrocentomila firme per dire acqua bene comune, diritto universale indisponibile e privo di rilevanza economica finalmente il referendum.
Attraverso il voto possiamo finalmente fermare la privatizzazione della gestione delle risorse idriche e affermare che i profitti siano fuori dall’acqua e l’acqua fuori dal mercato.
Come Amministratori affermiamo che preservare la proprietà e la gestione pubblica dell’acqua rappresenti un principio fondamentale di un buon governo locale e che la conseguente adesione alla campagna referendaria costituisca una storica opportunità per la tutela e la valorizzazione dei beni comuni.
Quindi anche gli Enti Locali per i 'Due Sì per l’acqua Bene Comune' hanno la certezza che i referendum rappresentino uno straordinario ed irrinunciabile strumento per assicurare che l’acqua ritorni ad essere un bene comune privo di rilevanza economica.
In attesa che i Cittadini si possano esprimere attraverso il voto referendario le privatizzazioni devono fermarsi.
Pertanto dobbiamo, contestualmente, sostenere e promuovere la campagna di una richiesta di moratoria sulle scadenze previste dalla legge Ronchi e dal decreto Calderoli sull’abolizione delle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (più di 50 enti hanno già deliberato richieste a sostegno).
Continuare la promozione della Campagna Nazionale per la modifica degli Statuti Comunali attraverso l’inserimento di specifiche formulazioni che sottraggono il servizio idrico alle logiche del mercato e della concorrenza e la formale adesione al Coordinamento.
Inoltre con '1000 amministratori per l’acqua' vogliamo lanciare una campagna per partecipare economicamente all’autofinanziamento e sostenere le attività necessarie ad informare in modo capillare e corretto i Cittadini.
Infine, intendiamo rafforzare il nostro impegno per i referendum, promuovendo una campagna dove i Comuni che espressamente il sostegno possano fregiarsi del titolo 'Comune per il Sì all'acqua pubblica', da evidenziare anche tramite apposita cartellonistica istallata nel territorio Comunale.
Siamo parte di quella grande coalizione sociale nata dal basso che, con una grandissima partecipazione popolare, ha ottenuto il referendum e ora vuole raggiungere la vittoria dei 'due Sì per l’acqua Bene Comune'. Anche per questo aderiamo con convinzione alla Manifestazione Nazionale promossa dal Comitato referendario per il prossimo 19 Marzo.