di
Luzia Janett
06-04-2012
“Che cosa vorrei ereditare dei miei genitori? Nessuno può scappare dal dare una risposta a questa domanda! Non possiamo interrompere la catena dell'eredità: riceviamola e diamola ai nostri figli o nipoti”.
Le esperienze non si possono ereditare - ognuno deve coltivarle da solo, disse Kurt Tucholsky. Ma gli occhi castani li abbiamo uguali a quelli della mamma. E noi nipoti sappiamo correre veloci come la nonna da giovane.
La mamma ha letto il libro Traumi d'infanzia di Christa Wulff. Lei non vuole trasmettere le esperienze della sua infanzia al suo bambino. Il padre invece insiste con la sua opinione: “Quello che andava bene prima, va benissimo anche per i giorni d'oggi”. E il bambino? Accetterà o rifiuterà l'eredità? È una decisione che bisogna affrontare diverse volte nella vita. In Francia c'è un detto: “Un buon mestiere è più prezioso di un gran patrimonio”. I genitori desiderano che i ragazzi imparino e studino, per il loro bene, così che possano diventare ciò che sognavano sin da piccoli.
Il patrimonio dei genitori si trasforma, come fa un fiume che porta l'acqua da una sorgente sempre più lontana. Le caratteristiche tipiche della nonna si vedono già nell'abitudine della piccola Flora. Appena ha l'età giusta parte per stare un anno all'estero. Come ha imparato da Kurt Tucholsky e dalla nonna: l'esperienza si costruisce da sola.
Quando i bisnonni o i nonni, ci hanno lasciati per fare “un viaggio più lontano”, noi, gli eredi, ci ritroviamo nella casa vuota della nostra infanzia, dobbiamo occuparci dell'eredità che ci hanno lasciato.
Eredità, da Wikipedia: “In diritto civile si definisce erede colui che sia stato chiamato a succedere nella università dei beni (o una quota di essi)”. I fratelli dividono quelle che erano le loro radici. Il defunto non ha lasciato solamente dei beni. Ha lasciato un cane e l'obbligo di occuparsi di lui, ha lasciato i diritti di usare la sua casa come un museo, ha lasciato immagini di se stesso che non vogliamo dimenticare. Con i parenti dividiamo anche le foto del defunto, i quadri e la musica che sono piaciuti a lui.
“Chi conta nella vita solo sull'eredità, morirà come un pazzo”, ci racconta un detto molto vecchio. Chi sa costruire la propria vita e fare le sue esperienze non è un pazzo. La diligenza del padre, la parsimonia della mamma sono geni buoni. Sulla proprietà della mamma le vacche non vanno più al pascolo. Che fortuna! Una nuova legge ha trasformato quella terra in terreno per fabbriche. “Vivere vuol dire avere la volontà di creare”, un detto di mio padre. Però il primo a dirlo fu Carl Spitzweg, che disse anche: “Durante il giorno dipingo, e la notte scrivo poesie”.
Che cosa vorrei ereditare dei miei genitori ? Nessuno può scappare dal dare una risposta a questa domanda! Non possiamo interrompere la catena dell'eredità: riceviamola e diamola ai nostri figli o nipoti. Mia madre mi ha lasciato una bella casa e il babbo i capelli neri. La mummia che hanno trovato nella piramide in Egitto, era da 3000 anni in quella grotta, adesso fa parte del 'patrimonio universale'.
Giuseppe tira fuori la coperta stracciata da sotto il corpo di Franco che sembra morto assiderato... A Giuseppe serve la coperta per sopravvivere a questo inverno freddissimo. “Grazie, Franco”, meglio dirlo, può essere che i morti ci sentono ancora!
Il patrimonio biologico non si può rifiutare. Possono essere carte buone o cattive per il 'gioco della vita'. Questo può essere visto solo lungo il nostro cammino.
Per legge siamo liberi di accettare il patrimonio dei genitori, degli zii o meno. Siete insicuri di ciò che è racchiuso nella 'scatola'? Forse non c'è nulla di ciò che ti aspettavi, ma solo crediti e tasse da pagare! Gli eredi sono in grado di litigare come bambini per il possesso della palla nuova o semplicemente per avere ragione. A questo punto si vede chi ha imparato a usare i suoi geni biologici per diventare una persona colta.
Chi non lo ha imparato, si prenda la poltrona del nonno e ci si sieda per meditare sulla vita. Quando arriverà il momento in cui uno ha imparato che la sua vita non dipende del patrimonio che eredita, ma dipende da quello che fa personalmente, può regalare la poltrona del nonno al prossimo erede che ha bisogno di una pausa di riflessione sulla propria vita.
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