di
Paolo Ermani
21-09-2012
Interi campi annaffiati con getti d'acqua potentissimi a mezzogiorno, strade piene di negozi con porte aperte e all'interno temperature da Polo Nord. Quella appena trascorsa è l'ennesima estate di sprechi assurdi. E, certo, i governi avranno anche le loro responsabilità, ma noi non diamo certo il buon esempio.
Un'estate pesantissima per la siccità e tutto quello che ne consegue sta volgendo alla fine. Da politici e decisori in genere, un nulla di fatto, nessun provvedimento serio se non osservare e in alcuni casi dichiarare le solite emergenze aspettando che passi la nottata. Gran bella lungimiranza per uno degli elementi fondamentali per la nostra esistenza, come l'acqua. In questo quadro desolante prendo due esempi - dagli innumerevoli che si potrebbero fare - emblematici dell'assoluto menefreghismo che regna sovrano e che non rappresenta altro che, in piccolo, la stessa insipienza di chi dall'alto pensiamo debba risolverci i problemi.
Attraversando questa estate in treno più volte varie zone d'Italia ho visto campi annaffiati con getti d'acqua potentissimi ad orari incredibili e assolutamente sconsigliati cioè a mezzogiorno in pieno sole con temperature esterne vicine ai 40 gradi.Non solo questi sistemi di irrigazione sono fra i più energivori e meno efficaci, con perdite di acqua altissime, ma utilizzarli nelle ore meno indicate e con sole a picco è assurdo. Un altro aspetto eclatante di spreco è quello relativo ai negozi che per tutta l'estate utilizzano l'aria condizionata.
Sono moltissimi i negozi che hanno l'aria condizionata in funzione e finestre e porte spalancate con temperature esterne tropicali e all'interno temperature da Polo Nord. Si viene accolti da una lama di aria gelida che proviene dal soffitto e in queste condizioni l'impianto viene sottoposto ad un lavoro estremo, costretto a lottare contro un continuo afflusso di aria calda dall'esterno. Basterebbe semplicemente chiudere la porta per evitare un super lavoro ai condizionatori, ma non si può fare perché non si può mica chiedere al cliente la fatica di aprire una porta, che potrebbe essere anche scorrevole e richiudersi subito dopo l'ingresso delle persone.
Niente di tutto ciò, per il commerciante le porte devono essere sempre spalancate per invogliare le persone ad entrare senza alcuna fatica. Sarebbe simpatico fare un calcolo di quanto effettivamente i commercianti guadagnano in più con questa politica delle porte spalancate, piuttosto che con quello che sprecano pagando l'inutile lavoro dei condizionatori. Ma non finisce qui, sempre più spesso in inverno si vede l'esatto contrario, porte spalancate e impianto di riscaldamento a tutta birra e lama di calore appena si entra con temperature tropicali all'interno e da Polo Nord all'esterno.
Gli sprechi energetici sono altissimi con conseguenti costi notevoli per le tasche dell'imprenditore in questione. Anche l'ambiente e temperature ne risentono non poco perché più condizionatori ci sono e più aumenta la temperatura esterna soprattutto nelle città dove fra asfalto, traffico e condizionatori, in estate si arriva a livelli di calore insopportabili. Ma non basta, queste artificiali differenze di temperatura estreme sono nocive anche per la salute di chi lavora in questi locali e in chi ci entra. Siamo sicuri che se andassimo ad intervistare l'agricoltore o il commerciante in questione, ci reciteranno un rosario di maledizioni contro il governo, gli astri, gli ufo, le fate e chiunque altro. Ci diranno che sono sul lastrico, la crisi, le tasse, etc., etc., in una cantilena infinita di lamento dove le colpe sono tutte degli altri, come al solito. Sul fatto che parte del problema siano loro e i loro incredibili sprechi, dei soldi e risorse che buttano quotidianamente, nessuna parola. Niente di diverso dal: piove (sempre meno), governo ladro!
I governi hanno le loro grandissime responsabilità ma di certo noi non diamo l'esempio e se chi si fa responsabile di sprechi così assurdi fosse al posto dei politici si comporterebbe in modo simile, se non peggio. Questo ragionamento non vuole certo giustificare l'operato dei politici ma è evidente che chi sta in alto e non fa nulla, spesso non è altro che espressione di chi dal basso non si comporta in maniera molto diversa. Un ulteriore elemento per il quale se il cambiamento non arriva da noi, si farà davvero poca strada.
Commenti