In Europa 300 milioni di uccelli in meno

Secondo i dati del Farmland Bird Index (Fbi), in Europa su 37 specie considerate ben 22 sono in diminuzione. Negli ultimi trent’anni si registra un calo del 52% delle specie di uccelli. Alla base di questa perdita ci sono pratiche agronomiche insostenibili e l’abbandono dell’agricoltura e del pascolo.

In Europa 300 milioni di uccelli in meno
Secondo i dati del Farmland Bird Index (Fbi) - un indice di biodiversità che ci dice come stanno le popolazioni di uccelli che vivono negli ambienti agricoli - in Europa su 37 specie considerate ben 22 sono in diminuzione, 6 sono stabili, 3 incerte mentre solo 6 risultano in aumento. Nel complesso l'indicatore mostra un calo del 52% dal 1980 ad oggi, con una perdita di oltre 300 milioni di uccelli tipici di questi ambienti. Ciò si è verificato nonostante gli sforzi di molti agricoltori amici della natura, purtroppo sempre poco aiutati dalla Politica agricola comune (Pac), e delle associazioni ambientaliste. La causa va ricercata nell’adozione di pratiche agricole poco sostenibili che, come l’agricoltura intensiva che ricorre all’impiego massiccio di nitrati, pesticidi e al consumo eccessivo di acqua, distruggono anche il paesaggio facendo scomparire gli animali. Secondo la Lipu e BirdLife Italia la nuova Pac, ad oggi in discussione, dovrebbe tutelare e premiare gli agricoltori che adottano pratiche agronomiche sostenibili, funzionali alla tutela del paesaggio e della biodiversità. Secondo la Lipu, in Italia a preoccupare è in particolare l'indice relativo alle specie che vivono e nidificano nelle praterie montane, poiché si registra una tendenza alla diminuzione generalizzata. Secondo la Lipu ciò è dovuto essenzialmente all'abbandono dell'allevamento e del pascolo e al conseguente rimboschimento naturale di questi ambienti. Il timore che la riforma della Pac non porti a un effettivo cambio di direzione nelle politiche agricole unitamente ai dati allarmanti sul declino della biodiversità sta preoccupando non poco BirdLife International e i propri partner europei. "Chiediamo al Parlamento europeo, e in particolare agli europarlamentari italiani - afferma Claudio Celada, Direttore Conservazione Natura LIPU-BirdLife Italia - di imprimere una netta sterzata alla riforma della PAC che se rimarrà così com'è ora continuerà a premiare quegli stessi modelli agricoli che negli ultimi decenni ci hanno consegnato un ambiente più povero di vita e inquinato".

Commenti

Andatelo a dire al presidente Vendola perfavore, che sta realizzando uno scarico a mare in una Riserva naturale protetta, dove circa una decina di specie rare di uccelli viene a nidificare e proliferare ogni anno. Ma a nessuno frega una ceppa di tutto questo, abusi su abusi su abusi, impuniti ed incontrollati. Basta !!! http://www.facebook.com/events/399972586718055/
Giuseppe F., 23-07-2012 11:23
Sono sempre più felice per questi animaletti, che hanno finito di soffrire per la stupidità umana. (Chiaramente non sono intesi tutti)
giuseppe, 26-09-2012 08:26
A proposito degli uccelli che vivono nelle praterie montane: "Secondo la Lipu ciò è dovuto essenzialmente all'abbandono dell'allevamento e del pascolo e al conseguente rimboschimento naturale di questi ambienti." Diciamo piuttosto che ciò è dovuto allo sterminio dei grandi erbivori selvatici (e taciamo sui carnivori) che è da sempre e ovunque il preludio storico all'avvio di una qualsiasi pratica di allevamento al pascolo. È dovuto alla filosofia della tabula rasa che è stata inventata dal pastore neolitico e che la società industriale si è limitata a ereditare da lui.
Filippo Schillaci, 23-05-2013 09:23

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.