Il veglione del 31 dicembre sarà in fabbrica, all'ex Gkn di Campi Bisenzio, per i lavoratori e i sindacati che hanno vinto il ricorso contro i 185 licenziamenti che sarebbero diventati effettivi dal primo gennaio e per i sostenitori che vorranno trascorrere con loro la notte di San Silvestro, dopo due anni di assemblea permanente, incontri e manifestazioni.

«I licenziamenti trasformano lo stabilimento in un edificio vuoto, a disposizione del mercato immobiliare. Era forse l’obiettivo di Borgomeo fin dall’inizio? È arrivato il momento di fare chiarezza su tutta questa operazione, che si è sempre nascosta dietro l’inagibilità della fabbrica, quando in realtà sentenze di Tribunale e le stesse ore di sorveglianza richieste, e in parte pagate dall’azienda, dimostrano il contrario», si leggeva nella nota congiunta che Fiom-Cgil nazionale, Fiom-Cgil Firenze e la Rsu ex Gkn-Qf avevano diffuso quando ancora erano in attesa della decisione, poi arrivata ieri.

«Il tavolo nazionale non è mai stato convocato, mentre il 14 novembre si è tenuto quello in Regione, a cui però l’azienda non ha partecipato. Nell’incontro è stato chiesto il ritiro, o comunque la sospensione, della procedura di licenziamento e la ricerca di un altro ammortizzatore sociale, vista la difficile situazione di Campi Bisenzio con migliaia di famiglie coinvolte dall’alluvione e case non abitabili - scrive l'Osservatorio Diritti - Secondo il Comune di Campi Bisenzio i licenziamenti sono «inaccettabili» e il rischio è quello di "aumentare la frattura sociale sul territorio". In quell’occasione, il Collettivo di fabbrica ha lanciato un nuovo Insorgiamo tour in vista del 31 dicembre. Quello del 2022 aveva unito la lotta degli operai della ex Gkn a quella contro la guerra, la crisi climatica, il patriarcato, la precarizzazione e lo sfruttamento, la cementificazione e le discriminazioni che venivano portate avanti in tutta Italia».

E ieri la sentenza è arrivata: i sindacati hanno vinto il ricorso contro i licenziamenti.