20 ex dipendenti dell'Eutelia, un'azienda italiana di telecomunicazioni ormai in bancarotta, hanno deciso di ricominciare partendo dalla terra e di dedicarsi all'agricoltura. È nato così l'orto dei cassaintegrati, un orto comunitario condiviso con 700 alunni di un istituto agrario di Roma.
20 ex lavoratori dell'Eutelia, un'azienda italiana di telecomunicazioni i cui vertici sono stati arrestati per bancarotta fraudolenda, hanno pensato bene – dopo sei mesi di occupazione, un presidio permanente di fronte a Montecitorio, 57 giorni di picchetto e uno sciopero della fame – di ricominciare dalla terra diventando contadini. Dopo aver letto un articolo sugli orti urbani e sugli spazi coltivabili a disposizione dei cittadini, i 20 cassaintegrati hanno preso in mano zappa e rastrello dedicandosi all'agricoltura in un orto comunitario condiviso con 700 alunni dell'Istituto Agrario Garibaldi di Roma.
Grazie a questo progetto della provincia di Roma sostenuto da Gianluca Pecciòla, vicepresidente della commissione ambiente alla Provincia di Roma, questi lavoratori sono passati dagli algoritmi informatici agli acini d'uva, ma per loro non si tratta di un demansionamento.
La cooperativa agricola dei cassintegrati Eutelia ha un nome di battaglia. Si chiama Eut-Orto: l’orto dell’Eutelia, ma anche (dal greco eu) la speranza di poter trasformare il 'torto' subito in qualcosa di buono. "Ma non è che ognuno si fa l’orto per conto suo, il nostro è un orto comunitario, magari poi ci saranno piccoli pezzi di terra per le passioni personali, la terra però è di tutti, la coltiviamo insieme..." spiega Gloria, 53 anni, ex esperta di marketing.
Il preside dell'Agrario, Franco Sapia, si mostra entusiasta di poter condividere questo spazio incredibile che ospita già altre piccole cooperative sociali con i 20 cassaintegrati dell'Eutelia: "sono arrivati qui pieni di voglia di fare il loro disagio e la loro forza di volontà potranno insegnare molto ai ragazzi".
E come ha dichiarato Fausto, 59 anni, tre figli, il più anziano dei 20, dopo aver iniziato a lavorare all'Ibm - per l'Olivetti e poi ancora come responsabile informatico dell'anagrafe tributaria, e poi all’Eutelia -: "prendere in mano il seghetto per mondare gli ulivi, dopo tutto, sa già di liberazione".
sec.
Commenti