La Ferrovia Brescia – Iseo – Edolo

Rarefatte atmosfere lacustri, assaporate la scorsa primavera da Paolo Merlini, nostro 'esperto di vie traverse'. La strada ferrata che collega la Franciacorta con il Sebino e la Valcamonica, l'ideale per un viaggio ecologico e virtuoso.

La Ferrovia Brescia – Iseo – Edolo
Chiunque scriva qualcosa però, come chiunque viaggi, è in qualche modo debitore di tutti coloro che lo hanno preceduto. Gli hanno aperto i sentieri. Antonio Pennacchi, Fascio e Martello. Viaggio nelle città del Duce – Laterza Mancano 20 giorni all’inizio della primavera ed io, in una tiepida e sonnolenta mattina lacustre, mi trovo a Iseo (BS). Sono all’interno della bella stazione ferroviaria a 2 passi dal centro e cioè dall’imbarcadero delle motonavi in servizio sul lago. Il lago d’Iseo, quanto tempo è che volevo fare un giro a queste latitudini. Non è stato complicato arrivare qui, perché c’è una comoda ferrovia che da Brescia costeggia il lago e poi entra in Valcamonica facendo capolinea a Edolo. La storica e bellissima strada ferrata è gestita da Le Nord (cioè la vecchia Ferrovie Nord Milano Trasporti FNMT). Come si nota subito dalla home page del sito aziendale, le zone servite da Le Nord sono il nord della provincia di Milano e quello che viene descritto come “Ramo Iseo”, cioè la nostra Brescia – Iseo – Edolo. Il motore di ricerca del sito è infallibile. Navigando nella vasta offerta di contenuti di queste pagine web, non mancate di scaricare l’interessante brochure alla pagina “Itinerari Turistici” che vi permetterà di organizzare interessanti gite con i treni di Le Nord. La biglietteria della Brescia – Edolo è sul binario 1 della stazione ferroviaria (Trenitalia) di Brescia. Infatti, i convogli per la Valcamonica partono dal piazzale ovest della medesima stazione. Il biglietto Brescia – Edolo (solo andata) costa 2.80 euro. Tanti sono i modelli di treno che fanno servizio sulla tratta. Il treno delle 7.58 che alle 8.28 mi ha lasciato a Iseo era una vecchiotta ma ben restaurata, pulita e riscaldata Automotrice Leggera a Nafta. Il mio treno è molto frequentato, segno del fatto che la gente qui ha capito l’importanza di questa comoda ferrovia. Madri con bambini, insegnanti, impiegati di banca, ma soprattutto tanti bresciani 'acquisiti' dal Senegal, dal Mali, piuttosto che dal Camerun. Nel mio scompartimento, c’è una studentessa, una vecchietta, io e mezzo 'continente nero' che però parla italiano con marcato accento bresciano. Passa il controllore che saluta a desta e a manca questi pendolari evidentemente abituali che hanno tutti il biglietto o l’abbonamento. Mentre dal mio lettore Mp3 seleziono brani di Ali Farka Touré, che mi sembra la colonna sonora appropriata, puntuali partiamo. Pochissimi chilometri, il minimo indispensabile di periferia con pochi bruttini capannoni artigianal/industriali e siamo subito in Franciacorta. In un attimo, guardando gli sconfinati vigneti che, ordinati, 'presidiano' le dolcissime colline, mi rendo conto che è periodo di potatura della vite e finalmente, aiutato dal fatto che nel giro di 3 o 4 fermate, i miei compagni di viaggio scendono dal convoglio, capisco tutto. I bresciani acquisiti sono più o meno tutti braccianti agricoli di certo benedetti da Bacco. Sorrido pensando al fatto che sapienti mani mussulmane accudiscono le vigne di Chardonnay (Pinot Nero) che produrranno le uve per il famoso spumante metodo classico tipicità dell’area. I 30 minuti della mia corsa sono volati via veloci e sceso a Iseo ho subito comprato il biglietto per il capolinea di Edolo (per la cronaca 5.75 euro). A Iseo bisogna andarci anche più di una volta nella vita e farsi rapire dalle atmosfere rarefatte del Sebino (altro nome del lago d’Iseo). Non mancate di farvi una mini crociera sulle navi della “Navigazione Lago d’Iseo”. Lo slogan aziendale è tutto un programma: “Natura, panorama, atmosfera: Lasciatevi Trasportare.” Naturalmente, da più paesi costieri si può raggiungere la famosa Monte Isola. Io però, oggi ho un altro programma. Qui in stazione ad Iseo, mentre aspetto il mio treno mi godo un bellissimo poster naif che, sotto il titolo “Un Treno per scoprire Franciacorta, Sebino e Vallecamonica”, riporta le tante possibili mete turistiche di un viaggio in questa zona. Difficile menzionarle tutte. Per esempio la Valcamonica è tutta da scoprire. Guardo e controllo la rotta di oggi. Tra poco continuerò fino alla vicina Pisogne. La mia amica Nella di Ivrea mi ha detto che non posso perdermi la Chiesa di Santa Maria della Neve. Dice Nella: “Una splendida chiesa tutta affrescata dal Romanino, quella che Testori chiamò “la Cappella Sistina dei poveri. Da commuoversi fino alle lacrime”. Dopo, lasciando Boario (che è una stazione della linea) e le sue terme per un’altra volta, punterò diritto sul capolinea Edolo, all’inizio dell’alta Valcamonica. Sono già stato ad Edolo. Qualche anno fa, dal Passo del Tonale, raggiunto grazie ai potenti mezzi della Trentino Trasporti, accettai il passaggio di alcuni giovani che mi portarono fino ad Edolo distante 30 chilometri di bella Strada Statale 42 del Passo del Tonale e della Mendola. Poi, ad Edolo, conto di prendere un bus da vero vagabondo del Dharma, cioè il bus Edolo – Aprica – Tirano spostandomi in Valtellina. Questo bus, che mette in comunicazione Edolo in provincia di Brescia con Tirano in provincia di Sondrio, è attivo dal 1° luglio del 2009. La corsa è gestita, sia d’inverno che d’estate, in collaborazione dall’ Automobilistica Perego e dalla Gelmi Autoservizi. Tirano è sempre un posto che, se sei un bergvagabunden, ti apre tutti i chakra. Ricordate? Da Tirano parte il Bernina Express…. Arriva il mio treno per Pisogne. Mi accomodo a bordo e mi godo il viaggio!

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