Oltre cinquanta realtà associative tra comitati territoriali, organizzazioni ecologiste, società scientifiche e istituti di ricerca intendono in questo modo denunciare la totale mancanza, nelle politiche ministeriali a tutela della salute femminile, riproduttiva e infantile, delle tematiche ambientali.
L'80% in più di tumori al collo dell'utero a Taranto rispetto alla media di riferimento; aumento della abortività spontanea correlata a inquinamento atmosferico, PM10 e ozono; perdita di 13 milioni di punti di quoziente intellettivo in Europa a causa dell'esposizione del feto a pesticidi e perdita tra il 2004 e il 2013 di ben 10 anni di vita in salute per le donne italiane (contro 7 degli uomini) sono solo alcune delle evidenze di questa silenziosa e drammatica emergenza.
Presenti numerose rappresentanti delle realtà aderenti al percorso.
Secondo Patrizia Gentilini, oncologa membro del Comitato Scientifico di ISDE Italia, tra gli aderenti alla Campagna "la contaminazione ambientale è ormai un'emergenza nazionale che compromette non solo la salute riproduttiva ma anche la salute complessiva della popolazione e delle future generazioni. Se non interveniamo tempestivamente sulle cause delle malattie come cancro, patologie ormonali, abortività spontanea, infertilità, autismo, diabete, obesità etc. - migliorando la qualità dell'aria, dell'acqua e del cibo e riducendo l'esposizione a veleni come metalli pesanti, diossina, pcb, particolato ultrafine si rischia di condannare all'inefficacia ogni politica di salute pubblica".
La campagna promuoverà nei prossimi mesi mobilitazioni, azioni di pressione istituzionale e di visibilità, portando avanti le proprie proposte, a partire dalla chiusura delle fonti contaminanti, dalle bonifiche dei territori inquinati, dall'istituzione di meccanismi di partecipazione popolare alle politiche ambientali, fino alla riforma del sistema di monitoraggi ambientali e sanitari, al fine di renderli davvero terzi e efficaci.
Prossimo appuntamento: il 22 settembre prossimo, per il Fertility Fake, "un'azione massiva di denuncia rispetto al contestabile impianto del Piano Nazionale per la Fertilità”.