Api, l’Italia vuole riammettere i pesticidi killer

Dopo una sospensione di tre anni, perché sospettati di essere i responsabili delle numerose morie di api, gli insetticidi neonicotinoidi potrebbero ora venire reintrodotti in agricoltura. Slow Food ritiene inaccettabile questa prospettiva e auspica un divieto permanente di tali pesticidi.

Api, l’Italia vuole riammettere i pesticidi killer
Il Decreto 15 ottobre 2010, a firma del Ministro della Salute Ferruccio Fazio (modifica al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194), pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prepara il terreno alla reintroduzione degli insetticidi neonicotinoidi per la concia del mais, sospesi per tre anni perché sospettati di essere i responsabili delle numerose morie di api. Il Decreto infatti, definendo come “accidentali” le morie e gli spopolamenti di alveari verificatisi in Italia in modo crescente fino al 2008, sembra esprimere la volontà di ri-autorizzare a breve le conce 'killer' di api. “Dopo tre anni di reiterazione del decreto di sospensione dei neonicotinoidi, una misura orientata alla cautela imposta da numerosi studi scientifici che attestano la neurotissicità di questi pesticidi, è assolutamente inaccettabile che adesso si prepari il terreno alla reintroduzione di queste sostanze in agricoltura. Nelle ultime due stagioni agrarie, in cui era vietato l’uso neonicotinoidi, sono scomparse nel nostro paese le morie di api, e oltretutto si sono conseguite ottime medie produttive di mais, senza danni di rilievo da parassiti. Su quali basi scientifiche ora si vuole fare un passo indietro, non rinnovando il decreto di sospensione di questi pesticidi? Slow Food auspica piuttosto che si arrivi a un divieto permanente per i neonicotinoidi, a tutela della salute delle api, dei cittadini e dell’ambiente in generale”, afferma Cinzia Scaffidi, direttrice centro studi Slow Food. Dalla ricerca Apenet, promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, emerge che sono accertati gli effetti letali sulle api degli insetticidi sistemici in fase di semina del mais, e sono confermati possibili rischi del loro effetto tossico cronico nel tempo sulle api. L’inchiesta del quotidiano inglese The Independent si chiede come possa essere nascosto e non pubblicato lo studio dell’equipe di scienziati del Ministero dell’Agricoltura Usa, “che dimostra la capacità di dosi infinitesimali di neonicotinoidi nello scatenare una patologia micidiale per le api”. Studio che riconferma uno analogo effettuato in Francia. Oltre 1 milione di persone da tutto il mondo hanno sottoscritto l’appello lanciato da Avaaz per la sospensione degli insetticidi neurotossici “finché e qualora nuovi e indipendenti studi scientifici dimostreranno che siamo al sicuro”. Intanto la Regione Emilia Romagna ha annunciato scenderà in campo per chiedere lo stop definitivo all'uso dei neonicotinoidi. "Una buona notizia – commenta Cinzia Scaffidi -. Speriamo che ancora una volta prevalga il buon senso dei territori, e che molte regioni seguano l'esempio dell'Emilia Romagna”.

Commenti

ma per favore! ancora non si è capita l'importanza di questa bestiolina! se la lasciamo stare lei non ci tocca. Noi ci conviviamo da anni perchè nel giardino ne abbiamo molte ma loro fanno solo il loro lavoro e mai ci hanno disturbato in più il miele è veramente un toccasana a parte l'impollinazione che loro fanno e che è importante per la nostra sopravvivenza. Ma che teste che ci governano mandiamole a scuola per imparare l'importanza delle api! fermateli!
Grazia, 10-02-2011 04:10
ma il signor Ferruccio Fazio,come ogni ministro,dovrebbe avere degli esperti che l'aiutano a fare al meglio il proprio lavoro,e allora forse bisognerebbe chiedersi se queste persone non sono pagate dalla dtta fornitrice di tale veleno che ha creato questo disastro ambientale,altrimenti non si spiegherebbe il motivo di tale proposta,cioè il riutilizzo di tale insetticida.
maria grazia rita, 10-02-2011 07:10
ECCO PERCHE VOGLIONO CAMBIARE L'ARTICOLO 41. PER AVVELENARE COMPLETAMENTE ARIA ACQUA E SUOLO, PIU DI QUANTO IMPUNEMENTE E' STATO FATTO FIN QUI. non mi vengano a parlare di Made in italy al veleno.
pio, 11-02-2011 05:11

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