"Flood Wall Street" si svolge il giorno dopo la People's Climate March (ieri per chi legge, ndr), considerata la più grande manifestazione della storia per salvare il pianeta, organizzata da 350.org, una ong attiva in oltre 188 paesi ma con base in America, e che sta costruendo un movimento globale sul tema dell’ambiente. L'onda blu è la risposta ad una richiesta di azione non violenta da parte del Climate Justice Alliance, una coalizione di organizzazioni di persone di colore e della classe operaia: "Unisciti a noi e solidarizza con le prime linee della resistenza in tutto il mondo, partecipando ad un'azione non violenta contro le corporazioni che guidano l'economia estrattiva", questa la chiamata per il grande raduno di oggi. Tante le sigle che ne faranno parte, tra le quali ovviamente anche i "veterani" di Occupy Wall Street. «I cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi - afferma Michael Premo, uno degli organizzatori - come ad esempio le inondazioni che abbiamo visto qui a New York con l'uragano Sandy, sono causati dall'industria dei combustibili fossili. Come l'acqua, stiamo inondando Wall Street perchè sappiamo che la causa maggiore del repentino cambiamento climatico mondiale è il sistema capitalistico che mette al proprio centro il profitto anziché le persone e il pianeta intero».
L'azione del Flood Wall Street ha anche lo scopo di evidenziare le condizioni delle classi più colpite dalle conseguenze dei disastri ambientali, come gli indigeni, le comunità di colore e le fasce a basso reddito che vivono nelle zone a rischio. «Sono loro ad essere colpite per primo da tempeste, inondazioni e siccità - ha affermato Michael Leon Guerrero del Climate Justice Alliance - Inondiamo Wall Street per dire stop al finanziamento della distruzione del pianeta e per fare invece spazio a sistemi economici favorevoli al benessere delle persone e del pianeta».
Entrambe le manifestazioni, la People's Climate March e la #FloodWallStreet, ricordano le strategie comunicative di Occupy Wall Street, ovvero, se ne comincia a parlare mesi prima sui social network, facendo trapelare che qualcosa di grande avverrà di lì a poco. Importante, da questo punto di vista, anche il documentario Disruption, uscito ai primi di settembre e disponibile online, a cui il movimento di protesta si ispira.
Disruption - Official Trailer from Watch Disruption on Vimeo.
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