I Forconi entrano in politica: "Non rimaneva altra scelta"

Il movimento dei Forconi siciliani ha deciso di entrare in politica: correrà infatti per la prossima tornata elettorale regionale che avrà luogo in Sicilia nel mese di ottobre. Mariano Ferro, leader del movimento, spiega il motivo di questa evoluzione.

I Forconi entrano in politica:
Dopo una lunga odissea, dopo i momenti caldi dello scorso gennaio e dopo le delusioni legate alle attese disattese del Governo regionale e nazionale, il Movimento dei Forconi ha infine deciso di entrare in politica. Correrà infatti per la prossima tornata elettorale regionale che avrà luogo in Sicilia in ottobre. Abbandonate le strade, i blocchi, le differenti forme di proteste che avevano caratterizzato il movimento siciliano e che lo avevano portato in auge sull’intero territorio nazionale nel passato recente, Mariano Ferro e compagni hanno dunque scelto la via della legittimazione popolare democratica attraverso le elezioni. La parola passerà dunque ai siciliani. Siamo stati tra i primi a seguire le vicende dei Forconi e numerosissimi sono stati i lettori che hanno seguito l'evoluzione del movimento. Così, abbiamo raggiunto il leader Ferro per capire le motivazioni e le ragioni di questo salto all'interno della politica tradizionale. Cosa vi ha spinto infine ad entrare in politica? Una classe politica indecente che non dà altra scelta. Dopo i fatti e le proteste di gennaio e dopo le non risposte della politica all’evidente disagio sociale della Sicilia, non rimaneva altro che continuare la nostra rivoluzione seguendo le vie democratiche per cercare di portare la rivoluzione della strada anche dentro il Palazzo, ovviamente per cambiare in meglio il destino di questa regione. Domanda inevitabile: avete quindi costituito un vero e proprio partito politico e camminerete da soli o avrete delle alleanze? Definirci un partito politico ci fa proprio schifo, preferiamo definirci una forza popolare che vuole candidarsi a governare questa terra partendo dalla base e dal basso; è un sogno per noi. Noi non abbiamo e non vogliamo alleanze con nessun partito politico, non vogliamo farci inquinare da certi signori che vogliono solo il potere, da dei ladri di dignità. Siamo però all’ascolto di tutti i movimenti. Quali sono i principali punti del vostro programma politico? Intendiamo portare avanti i punti rivendicati in più occasioni in gennaio e comunque, in buona sostanza, ci attiveremo e vogliamo una reale attuazione dello Statuto siciliano. La chiave di volta per uscire dalla crisi economica e sociale è la rivendicazione dello Statuto con la quale invertire la rotta e cambiare. Aspettative, speranze, obiettivi? Se la Sicilia si dovesse svegliare, avremo forse la possibilità di governare questa regione per cambiarla. Oggi quattro straccioni ignoranti stanno cominciando a fare paura all’attuale classe politica. Se i siciliani dovessero davvero prendere atto che la stanchezza e la sopportazione hanno superato i limiti potrebbero darci il loro consenso e potrebbe verificarsi un terremoto politico in grado, chissà, anche di estendersi sul resto del territorio. Chi ci ha governato sinora considera la politica, che è una missione, un mestiere di gestione di poteri. Noi la pensiamo diversamente. LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI SUL 'MOVIMENTO DEI FORCONI'

Commenti

Sarò un siciliano pessimista e mi auguro di sbagliare.Ma per come vedo la realtà di questa terra difficilmente si potrà verificare un new deal forconi o non forconi troppe sono state le prese per i fondelli e i siciliani sono sommamente sfiduciati e non credono più a nessuno in politica.Troppe le delusioni accompagnate dall'arroganza del potere in quest'isola. Troppa corruzione,clientelismo selvaggio abusi della classe politica, sprechi di risorse preziose, depauperamento della ricchezza a vantaggio di pochi tutto all'ombra della decantata autonomia. Autonomia che non ha reso il beneficio sperato dal popolo siciliano.E' stato strumento usato impropriamente dai filibustieri politici isolani per farne una zona franca avulsa dal resto d'Italia per aumentare privilegi e strapotere di uomini senza scrupoli, criminali che hanno calpestato i diritti dei siciliani rendendoli poveri ed esasperati.Al punto che perecchia gente odia questa fantomatica autonomia regionale portatrice di strapotere e di scelte politiche sciagurate.I siciliani vogliono abolire statuto ed autonomia e circola diffusamento la voglia di non votare il prossimo ottobre ,con buona pace di Mariano Ferro che spera in un plebiscito a suo favore per fare la rivoluzione democratica in terra di Sicilia. Mariano sogna e vive fra le stelle non si rende conto che la gente a causa delle cocenti e disattese aspettative ormai è abbrutita e si rifiuta di ascoltare l'imbroglione di turno che s'improvvisa come salvatore della Sicilia
turiddu, 07-09-2012 10:07
Mariano Ferro probabilmente è sincero quando afferma di volere lottare per operare una rivoluzione copernicana nel modo di fare politica in Sicilia,per ridare speranza a un popolo ,quello siciliano che per troppo tempo nella storia è stato tradito nelle sue aspettative di rinascita e di sviluppo della propria terra.Un popolo troppe volte beffato schernito e depauperato nelle sue migliori risorse materiali e umane.Dopo tanta devastazione perpetrata sulla pelle e la coscienza di gente abituata alle razzie ,alle ruberie abbrutita da tante sciagure,sarà arduo pensare che di punto in bianco nel siciliano possa ridestarsi il sentimento della speranza nella proposta politica.La classe dirigente politica siciliana ripetutaente ha dimostrato disinteresse e disamore per la soluzione degli annosi problemi collettivi.Ha dimostrato di coltivare il proprio orticello del privilegio di casta, di clienteismo e nepotismo più sfacciato.Così la gente abbrutita da tante nefandezza non si riconosce più in alcuna guida politica o morale che sia.L'elettore siciliano è orientato per il non voto, per l'abolizione dell'autonomia e dello statuto snaturato nella sua essenza più genuina,da una classe politica che spudoratamente ha usato l'autonomia come scudo per compiere le più folli operazioni clientelari ,e di sprechi di tutti i tempi .In tanta desolazione mi pare difficile che Mariano Ferro possa trovare terreno fertile per l'ttecchimento delle sue idee
turiddu, 09-09-2012 12:09
don turiddu caro quello che dici non mi e' nuovo pero' da come scrivi sembri essere una persona colta e che sappia il fatto suo pero' voglio dirti che ad oggi provare a fare qualcosa e cercare di smuovere acque inquinate non mi sembra per nulla eccessivo visto che tanta gente come me con un mestiere in mano e' in balia dei tempi e dei servizi che la societa'di oggi ci offre cioe' il nulla. quindi sai che ti dico forza forconi e'viva la sicilia............................
ciccio, 18-10-2012 10:18
Caro Ciccio grazie per avere attenzionato il mio commento sui fatti politici della sicilia. Sono un insegnante in pensione e mi rimane l'ardore di sempre di vedere la bella terra di Sicilia nella completa rinascita, nello sviluppo,nella modernizzazione,nello splendore del riscatto morale sociale e culturale che questo meraviglioso popolo siciliano merita.La Sicilia è terra bedda ,è terra duci e senza dubbio si rende necessario agire e sperare ma soprattutto agire per muovere le acque come tu dici . Ben venga l'amico Mariano Ferro e mille come lui con i forconi,ed ogni siciliano si doti di un proprio forcone per lottare al fianco di Mariano ,se ciò può valere a una svolta, diamo forconate a chiunque per amore della nostra terra e della sicilia e di un futuro migliore per tutti.E' triste e desolante vedere la nosta diletta Trinacria negletta e abbandonata, sofferente dell'incuria, a causa del cinismo dei suoi migliori figli. Perciò diamoci sotto per compiere la svolta rivoluzionaria .Evviva il buon Dio per averci donato questo giardino la bella Sicilia terra d'amuri di ciuri e di biddizzi baciata dal sole più bello e più caldo del mediterraneo.Proprio così voglio ciudere e dire "La Sicilia è terra in mezzo al mare ,terra 'ntissuta di aranci e ciuri tutti l'aceddi ci vannu a cantari ,pure li pisci ci fannu l'amuri.
turiddu, 20-10-2012 03:20
don turiddu tutti questi eloggi alla nostra terra mi piacciono e mi fanno sentire siciliano pero' c'e' poco da fare perche'possiamo solo salvarci attuando il nostro statuto autonomo cosa assai difficile penso.perche'tra dire e il fare tu mi insegni c'e'di mezzo il mare;si,si il nostro fantastico e caraibico mare danneggiato dai poli chimici ed ancora da quelle che sono dei surrogati di raffineria,e noi paghiamo la benzina a quasi 2,00 euro al litro dimmi cosa ci resta solo confusione ed il credere che possa cambiare.Voglio essere ottimista ancora una volta. saluti
ciccio, 27-10-2012 06:27

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