Sono oltre 44mila gli impianti fotovoltaici installati grazie agli incentivi concessi nel quadro del Quarto Conto Energia. Lo rivela il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che nei giorni scorsi ha reso disponibile sul proprio sito internet un contatore che aggiorna in tempo reale i dati sulla produzione di energia elettrica da fonte solare in Italia.
La scorsa settimana il GSE ha inaugurato il suo contatore fotovoltaico, uno strumento che comunica il numero di impianti in esercizio, la potenza e il costo annuo riconducibili a ciascun Conto Energia, dal Primo, istituito nel 2005, al Quarto, avviato nel maggio 2011.
A livello complessivo il costo indicativo cumulato annuo è pari a circa 4,9 miliardi di euro, gli impianti in esercizio sono oltre 289mila e la potenza installata supera quota 11 milioni di kW.
Nel dettaglio, a valere sull'ultimo meccanismo incentivante, il Quarto Conto Energia, sono entrati in esercizio 44.513 impianti, per una potenza di 2.905.409 kW e un costo annuo di 1.061.576.396 euro. Già superati quindi i risultati del Terzo Conto Energia, cui si devono 38.378 impianti, una potenza di 1.596.997 kW e un costo annuo di 662.243.249 euro.
Spiccano invece le cifre del Secondo Conto Energia, con 200.432 nuovi impianti, 6.461.905 kW di potenza e un costo annuo di 3.081.673.458 euro. Numeri più modesti per il Primo Conto Energia, cui si devono 5.734 impianti entrati in esercizio, una potenza di 163.878 kW e un costo annuo di 95.396.022 euro.
I numeri continuano, tuttavia, a crescere e attraverso il contatore si può osservare in tempo reale l'incremento dei valori per ciascun parametro. Un trend che porta l'Italia in cima alle classifiche europee e che potrebbe avvalersi nel prossimo futuro di un nuovo strumento a suo supporto.
I ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Göteborg (Svezia) hanno infatti sviluppato un tool in grado di riconoscere l'idoneità dei tetti ad ospitare pannelli fotovoltaici e termici.
Si chiama SEES (Solar Energy from Existing Structures) e grazie ad un sistema cartografico digitale utilizza i dati geografici per valutare le potenzialità di una certa posizione in termini di produzione di energia da fonte solare.
Come spiegato da uno dei membri del progetto, Fredrik Lindberg, “i tetti di una città possono essere più o meno adatti all'installazione di pannelli solari, a seconda dell'ombra creata dalla vegetazione e dalle case vicine, dall'inclinazione e dall'angolo di incidenza con cui vengono colpiti dai raggi solari”.
Simulando gli effetti di una serie di possibili variabili, SEES non si limita a consigliare o ad escludere l'installazione di pannelli su un determinato edificio, ma è in grado di calcolare la radiazione solare totale che ciascuna porzione del tetto potrebbe catturare e quindi di stimare la potenza generabile.
La città di Göteborg è stata utilizzata nella fase pilota del progetto, ma il team di ricercatori ha annunciato di voler cedere lo strumento a titolo gratuito alle imprese e ai Comuni interessati in tutta la Svezia. E chissà che non arrivi anche altrove.