di
Alessandra Profilio
11-10-2013
Sei lavoratori impegnati alla centrale nucleare sono stati esposti ad una fuga di acqua radioattiva a causa di un errore umano compiuto da uno di loro. Intanto i livelli di radiazione in mare sono saliti al livello più alto da due anni. Il premier Shinzo Abe ha chiesto aiuto alla comunità internazionale.
Il disastro di Fukushima è un incubo senza fine? Sembra proprio di sì. Sei lavoratori impegnati alla centrale nucleare sono stati esposti ad una fuga di acqua radioattiva dopo che uno di loro, per errore, ha rimosso una conduttura che conduce a un sistema di trattamento idrico. Lo ha annunciato oggi la Tepco, la società che gestisce l'impianto.
Lo ha reso noto un portavoce della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare. Secondo il portavoce, un tecnico ha inavvertitamente staccato un tubo collegato ad un sistema di trattamento dell'acqua contenuta in alcuni depositi, versata sui rettori danneggiati della centrale. Sono fuoriuscite alcune tonnellate del liquido radioattivo che però sono rimaste all'interno dello stabilimento, senza sversamento in mare.
L'incidente, il quarto in una settimana, è arrivato all'indomani dell'appello del premier giapponese, Shinzo Abe, alla comunità internazionale. “Siamo aperti a ricevere le conoscenze più avanzate dall'estero per risolvere il problema di Fukushima. Il mio Paese ha bisogno di nuove conoscenze e competenze”.
Malgrado le rassicurazioni di Shinzo Abe al Comitato olimpico internazionale sul fatto che le perdite siano “sotto controllo”, in vista dei Giochi olimpici del 2020 a Tokyo, i media locali sono convinti che “il problema sia tutt'altro che risolto”.
Lo conferma, peraltro, il fatto che in Giappone i livelli di radiazione nello specchio di mare prospiciente uno dei reattori danneggiati dell'impianto di Fukushima sono saliti al livello più alto da due anni. La Tepco ha reso noto che i livelli di radiazione il giorno in cui sei operai sono rimasti esposti alla contaminazione di un getto d'acqua altamente radioattiva, sono saliti di 13 volte rispetto alla lettura precedente, risultando il picco massimo dalla fine del 2011.
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