di
Alessandra Profilio
12-12-2011
Il Giappone ha utilizzato i fondi destinati alle vittime del terremoto dell'11 marzo scorso e del disastro nucleare di Fukushima per finanziare la caccia alle balene 'a scopi scientifici'. A denunciarlo sono gli attivisti di Greenpeace Japan.
Il Giappone ha utilizzato i fondi destinati alle vittime del terremoto dell'11 marzo scorso e del disastro nucleare di Fukushima per finanziare la caccia alle balene 'a scopi scientifici'. A denunciarlo sono gli attivisti di Greenpeace Japan.
“È scandaloso che il governo giapponese attinga dai contribuenti denaro per un programma non necessario, non richiesto ed economicamente poco significativo – spiega al quotidiano britannico Guardian Junichi Sato, il responsabile di Greenpeace Japan -. La caccia alle balene è un punto nero per la reputazione internazionale del Giappone ed è un buco nero per il denaro dei contribuenti. Gettare tanto denaro in questo periodo di crisi è vergognoso, non è possibile sprecare risorse per l'operazione antartica quando ci sono persone che soffrono in patria”.
Sembra intanto che le navi baleniere siano dirette nelle acque dell'Antartico questa settimana, ma il governo di Tokyo non ha confermato le indiscrezioni.
Nel frattempo la Tepco, l'ente che gestisce la centrale nucleare di Fukushima ha deciso di non scaricare in mare parte dell'acqua trattata per la contaminazione dopo le proteste dei pescatori locali. La società che gestisce la disastrata centrale nucleare opterà invece per la costruzione di nuovi serbatoi e un maggior riciclo dell'acqua a scopo di raffreddamento.
Dopo lo tsunami, decine di migliaia di tonnellate di acqua marina erano state utilizzate per cercare di raffreddare i reattori dell'impianto. Successivamente l'acqua, ormai contaminata, era stata immagazzinata in speciali serbatoi che tuttavia raggiungeranno il massimo della loro capacità nel prossimo mese di marzo.
Qualche giorno fa intanto attraverso un comunicato sul proprio sito, la Tepco ha fornito le stime riguardo all'ultimo monitoraggio del plutonio (sostanza tossica oltre che radioattiva) effettuato nel suolo nei pressi della centrale, rilevando plutonio 238, 239 e 240.