di
Carlo Carlucci
24-07-2011
Pubblichiamo un appello di Carlo Carlucci, che da anni segue la vicenda del geotermico sull'Amiata. "Un comunicato congiunto dei sindaci dei paesi geotermici e dei tecnici Enel dice in sostanza: bando alle ciance e via con l'Enel, cioè con la geotermia".
Occorre mobilitarsi per l'Amiata. Un comunicato congiunto dei sindaci dei paesi geotermici e dei tecnici Enel dice in sostanza: bando alle ciance e via con l'Enel, cioè con la geotermia. Fra poco il varo del piano di riassetto delle centrali di Pian Castagnaio (viene tolta la PC2 scandalosa che emette il 40% di gas incondensabili, cioè 8 volte di più delle centrali più inquinanti al mondo in funzione da 40 anni in cambio di un congruo aumento di pozzi di estrazione) e subito dopo via ai lavori di Bagnore 4 da 40 MGW, e con questo sarà la fine di tutto. Anche del 50% dell'acqua che ci hanno lasciato (all'arsenico naturalmente).
La denuncia dell'Assessore all'ambiente di quattro attiviste dei comitati può essere letta come un ulteriore avvertimento di 'non rompere più'. È un momento molto, molto difficile. Gli 'adeguamenti' chiesti all'Enel sono di facciata, scandalosamente di facciata. I morti in più (ben il 13%), l'arsenico nelle fonti (che non c'era se non in proporzioni fisiologiche: 1-2%), la diminuzione drastica delle stesse (50%) sono segnali irrilevanti di fronte al protocollo da 650 milioni, di fronte al bilancio dell'acquifero (quanto entra e quanto esce?) sempre richiesto, sempre evaso e mai realizzato. Comanda Enel con la compiacenza del Pd. E noi che facciamo? Il Referendum aveva indicato la via.