Quattro mesi fa, a causa delle pressanti azioni degli attivisti di Sea Sheperd, il Giappone ha sospeso la caccia alle balene nell'Antartico. Mentre la caccia per scopi commerciali è vietata dal 1986, quella per scopi scientifici è ancora legale. La flotta composta da tre navi, guidate dalla Nisshin Maru, con l'escamotage della ricerca scientifica, salpa per catturare 260 balene.
La strategia adottata dagli ecopirati (come si autodefiniscono gli attivisti di Sea Sheperd) ha avuto successo. Il 10 febbraio, il Giappone ha interrotto il programma annuale di caccia alle balene nelle acque dell'Antartico. Un funzionario della pesca nipponica, Tatsuya Nakaoku ha annunciato: “la nave Nisshin Maru ha sospeso le operazioni di caccia a fini scientifici per motivi di sicurezza”.
Il portavoce del governo Giapponese, Makoto Inoue, in una conferenza a Tokyo, ha dichiarato: “A partire da subito il Giappone non condurrà più ricerche scientifiche sulle balene che richiedono la cattura e la dissezione. Il Ministero della Pesca, delle Foreste e dell'Agricoltura ha revocato tutti i permessi per la ricerca sulle balene. Non possiamo negare che la caccia alle balene danneggia l'immagine del nostro paese di fronte alla Comunità Internazionale”.
Sono passati solamente quattro mesi dalle suddette dichiarazioni e il Giappone decide di fare un passo indietro; tre navi della flotta, capitanate dalla Nisshin Maru salpano di nuovo fino a fine agosto per catturare 260 balene, tra cui 100 balenottere minori. Secondo l' Institute of Cetacean Research (l'Istituto di Ricerca sui Cetacei) sarebbe la 18° spedizione scientifica a nord-ovest del Pacifico; le balene verranno uccise per studiare il contenuto dei loro stomaci, il Dna e altre informazioni necessarie alla ricerca. L'Istituto ha dichiarato ai media giapponesi che finora non c'è stata nessun attività di ostruzionismo nel nord-ovest del Pacifico ma non “possiamo garantire che la zona sia sicura”.
Il concetto di “caccia per fini scientifici” è stato ovviamente introdotto per aggirare la moratoria internazionale del 1986 che vietava la caccia alle balene per fini commerciali. Sono numerose le nazioni che non sostengono il Giappone in questa sua 'attività di copertura'; in teoria la caccia alle balene viene praticata per scopi scientifici, in pratica i giapponesi sono mossi esclusivamente da scopi commerciali e la carne di questi enormi cetacei finisce nei ristoranti e nei supermercati.
Il 9 maggio, il procuratore generale dell'Australia Robert McClennand ha dichiarato che “l'Australia depositerà una richiesta presso la Corte Internazionale di Giustizia. Benché l'Australia abbia chiesto diverse volte al Giappone di porre fine alle sue attività illegali di pesca alla balena, il Giappone non ha mai risposto agli appelli”. L'Australia fornirà, dunque, alla Corte dell'Aia le prove che il Giappone viola continuamente il divieto dell' International Whaling Commission (IWC) di caccia alle balene a scopi commerciali e viola il divieto di cacciare le balene nei santuari dei cetacei dell'Oceano Australe. Inoltre, il governo australiano, dichiara che la mattanza dei cetacei lede anche gli interessi economici del paese.
Con l'inizio dell'inverno australe nel nuovo Galles del Sud, si apre il periodo del whale watching, in cui tantissimi turisti accorrono per osservare le balene che migrano dalle acque meridionali fino ai mari più caldi del Nord. La migrazione prosegue nei mesi di luglio e agosto mentre da settembre fino a novembre, le balene tornano di nuovo verso Sud, regalando a tutti gli appassionati uno spettacolo stupefacente. Il Giappone avrà un anno di tempo per presentare una contro-richiesta alla Corte di Giustizia dell'Aia.
Come reagiranno gli attivisti della Sea Sheperd alla notizia che il Giappone riapre la caccia alle balene? Siamo sicuri che a breve lanceranno un comunicato stampa nel quale ci informeranno che gli ecopirati sono pronti a salpare armati solo del loro coraggio - senza essere appoggiati politicamente e aiutati finanziariamente - per contrastare e sfidare la marina giapponese in difesa di questi meravigliosi animali.