di
Alessandra Profilio
16-04-2012
Spenti i reattori nucleari, il Giappone decide di ripartire dal sole. Per far fronte all'emergenza energetica, verrà infatti costruito nell'arcipelago nipponico un mega-impianto solare da 70 megawatt. Si tratterà del più grande impianto di energia solare mai esistito in Giappone.
Spenti gli impianti nucleari, il Giappone decide di ripartire dal sole.
A poco più di un anno dal disastro nucleare di Fukushima, soltanto uno dei 54 reattori presenti nel Paese è ancora attivo. Lo spegnimento dei reattori giapponesi ha determinato nel 2011 un calo del 44,3% della produzione di energia nucleare.
E per far fronte all'emergenza energetica, il Giappone ha ora deciso di investire 25 miliardi di yen (pari a circa 309 milioni di dollari) in un mega-impianto solare da 70 megawatt. Il parco verrà costruito nella zona sud occidentale dell'isola di Kyushu, nella città di Kagoshima, su 127 ettari di terreni inutilizzati. Con 290 mila pannelli solari, secondo le stime il parco potrà soddisfare il fabbisogno di 22 mila famiglie.
Il progetto nasce grazie all'accordo tra la Kyocera Corporation, azienda con oltre 35 anni di esperienza nel settore solare, la IHI Corporation e la Mizuho Corporate Bank.
In base all'accordo, il Gruppo Kyocera sarà responsabile per la fornitura del 100% dei moduli solari e di una parte della costruzione e manutenzione del sistema; IHI noleggerà la terra e parteciperà attivamente alla gestione del progetto, mentre la Mizuho CB si occuperà dell'elaborazione di un piano di finanziamento per il progetto.
I piani per l'impianto, la cui costruzione dovrebbe essere avviata nel mese di luglio di quest'anno, prevedono l'uso esclusivo di circa 290.000 moduli solari policristallini della Kyocera, per una capacità totale di 70MW (potrebbe così costituire circa il 40 per cento dell'energia elettrica di origine solare giapponese). Il parco sarà dunque il più grande impianto di energia solare mai esistito in Giappone.
Il mega-impianto solare verrà costruito per aiutare a risolvere i problemi energetici del Giappone provocati dal devastante doppio cataclisma del marzo dello scorso anno, nonché con lo scopo di contribuire alla tutela dell'ambiente e alla riduzione delle emissioni di CO2.
L'inversione di tendenza (dal nucleare al solare) è senz'altro positiva, ma non dobbiamo mai dimenticare che le vere alternative alle fonti fossili o nucleari sono l'efficienza e il risparmio energetico. Il solare va bene, ma non deve ricoprire terre coltivabili o sottrarre altro spazio alle foreste. Speriamo che presto il governo giapponese, quelli europei e quelli di tutto il mondo si rendano conto che l'inversione di marcia non è più rinivabile.
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