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XVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie
di
Dario Lo Scalzo 16-04-2013
Il 16 marzo scorso a Firenze si è celebrata la XVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia, promossa dall'associazione Libera. In un video di VALORIzziamoci i volti e le persone dell'evento cui ha preso parte anche Dario Lo Scalzo.
Eravamo in centocinquantamila a Firenze in occasione della Giornata in memoria delle vittime della mafia, svoltasi il 16 marzo e promossa dell'associazione Libera. Persone giunte da ogni parte del Paese per esserci, per ricordare, per non dimenticare ma anche per unirsi nell’impegno, unica via possibile e necessaria alla costruzione di un presente diverso e migliore.
È gente che non vuole dimenticare e che ogni giorno vive l’impegno civile individuale, spesso seminato e coltivato proprio grazie alla memoria del passato. Una memoria che per quel giorno ha camminato in un corteo sulle gambe di un fiume di persone che ha voluto rievocare e fare vivere nuovamente tutte le vittime delle mafie: sono 900 i nomi che hanno risuonato e riempito le vie di Firenze. Gran parte di quelle vittime, dei loro familiari e di tutti noi, il popolo italiano, sono tuttora in attesa di verità e giustizia.
Ricordare per educare al futuro, preservare la memoria per dare continuità ad un passato che possa aiutarci a costruire l’oggi, l’avvenire e la libertà. La libertà è partecipazione, la libertà è nella verità.
Vi proponiamo di guardare alcuni dei momenti del corteo del 16 marzo ed ascoltare la voce della gente che ha partecipato alla Giornata della memoria e del ricordo delle vittime delle mafie.
Commenti
Grande giornata la XVIII giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti della mafia. Trattasi di manifestazioni indispensabili per continuare un processo di catarsi e di maturazione delle coscienze civili,affinare l'attitudine del sentimento collettivo ad insorgere rabbiosamente contro ogni forma di violenza. E'il sentimento collettivo l'argine sicuro e incrollabile ,il bastione duro contro cui si infrangerà ogni ondata di violenza mafiosa. Però sara' importante che la mala pianta sia estirpata alla radice della coscienza di intere società nate e abituate a convivere col veleno della piovra,il morbo che ha appestato e inquinato per troppo tempo la nostra società . A tal fine sarà determinante agire sin dalla più tenera età a livello scolastico presso i giovanissimi. Tessuto portante dei destini futuri del nostro paese. Continuiamo così insieme appassionatamente,solo così il mostro della violenza mafiosa si può zittire, inibire e annichilire fino ad annientarlo, ad estirparlo dalle nostre vite e dalle nostre coscienze .Così il l' anelo alla libertà può trovare la sua luce il suo modo di essere .Libera coscienza in libera società scevra da ogni imposizione ,da ogni giogo morale da ogni turpe attentato alla dignità umana . Una siffatta società sarà l'onore più alto, l'omaggio più nobile alla memoria delle vittime di ogni forma di mafia.
turiddu, 17-04-2013 09:17
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